“Siamo favorevoli alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Sosteniamo convintamente questo Governo e l’azione del suo ministro alle Infrastrutture, ma rileviamo una qualche distonia tra quanto affermato dal ministro da ciò che invece le Ferrovie, attraverso il sito del ministero, comunicano sulla eventuale percorrenza Palermo-Roma quando verrà realizzato il Ponte sullo Stretto. Oggi si va da Napoli a Roma in 54 minuti, da Milano a Torino in 50 minuti per circa 200 km, tanti quanto separano Palermo da Catania, che invece si prevede, con la nuova opera, verrà percorsa dal treno in 165 minuti”. Così l’on. Francesco Saverio Romano di Noi Moderati durante il Question Time alla Camera dei Deputati.
“Salvini chieda a Ferrovie dello Stato alta velocità”
“Le parole del ministro delle Infrastrutture ci confortano – prosegue Romano – quando Matteo Salvini dice che con un investimento di 11 miliardi per velocizzazione e modernizzazione della tratta ferroviaria tra Palermo, Catania e Messina si risparmieranno fino a 90 minuti. Ma siccome alta velocità e alta capacità sono due cose diverse, lo invitiamo ad essere assolutamente determinato nell’indicare a Ferrovie dello Stato, vista la pianura tra Palermo e Catania, di fare due binari e a passare da alta capacità a alta velocità, collegando così tutto il resto d’Italia“.
Obiettivo: “Rendere meno diseguale il Paese, uniformando trasporti e viabilità”
“Crediamo sia utile – conclude Romano – la massima chiarezza nell’affrontare la tematica relativa alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e quella della mobilità ad essa collegata, garantendo collegamenti sicuri e adeguati alle esigenze e agli standard europei. E’ anche su questo che si misura l’obiettivo di rendere meno diseguale il Paese, uniformando quanto più possibile il sistema dei trasporti e della viabilità”.
Ieri Cateno De Luca all’attacco di Salvini
“Il Ponte sullo Stretto non è un Lego”: Cateno De Luca continua la sua battaglia a favore del collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria ma sottolinea i suoi dubbi rispetto alla prassi portata avanti dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. De Luca ha parlato ieri di Ponte sullo Stretto poco prima di sottoporsi, nella sala infermeria dell’Ars, al test antidroga per i deputati regionali siciliani.
“Per le infrastrutture servono 30 miliardi”
“Non mi preoccupano gli 8 miliardi necessari per costruire il Ponte – spiega De Luca – mi preoccupa, invece, cosa si intenda fare rispetto a tutta la programmazione complementare e necessaria per rendere veramente utile quel collegamento. Servono 30 miliardi per le autostrade, per il rafforzamento dei porti e delle linee ferroviarie dove vanno realizzate opere sia per l’alta velocità, sia per l’alta capacità”.
Io sempre favorevole al Ponte, Salvini prima era contrario
“Io ho sempre detto Viva il Ponte – continua il leader di Sud chiama Nord – e ricordo a tutti che Salvini e la Lega, in passato, erano contrari a questa opera. Bene aver cambiato idea. Ma serve un cronoprogramma concreto con certezza delle risorse”.
Ponte in cambio di autonomia differenziata? Il sospetto di De Luca
De Luca sottolinea la contemporaneità tra il rilancio del Ponte sullo Stretto e l’iter politico parlamentare dell’Autonomia differenziata. “Non credo sia casuale”, spiega l’ex sindaco di Messina e rimarca come le risorse per collegare Scilla e Cariddi non vadano prese dai fondi strutturali o da quelli di sviluppo e coesione: “Quelle sono risorse già destinate al rilancio del Mezzogiorno per colmare il gap infrastrutturale”.
“Da Salvini – conclude De Luca – aspetto una riflessione completa sull’intero programma di infrastrutture che si intendono realizzare insieme al Ponte. Non è accettabile sentirsi dire questo si fa prima e il resto viene dopo. Messina da venti anni ha una programmazione urbanistica bloccata aspettando Godot. Non si può programmare nulla se non si conoscono le dinamiche territoriali”.
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