“Come per tutti coloro che sono impegnati nella lotta per la legalità, ho avuto grande rispetto anche per il dottor Antoci, al quale ho testimoniato solidarietà e vicinanza nel mio passato ruolo di presidente della Commissione regionale antimafia. Per questo il suo ‘protocollo’ sarà certamente applicato in molti altri enti, oltre che al Parco dei Nebrodi. Resto basito, quindi, per una polemica da campagna elettorale nei confronti di un governo che, nelle prime settimane dal suo insediamento, ha nominato alti ufficiali, magistrati e prefetti, con uno spirito di servizio alle istituzioni che non può essere scalfito da insinuazioni pericolose e diffamatorie, consapevoli come siamo che la lotta alle mafie si esercita, senza ostentazioni, con impegno e nel silenzio del dovere”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“Ancora più incomprensibile – aggiunge – è l’ipocrisia del Partito democratico che, se avesse voluto, avrebbe potuto valorizzare un proprio dirigente regionale, come Antoci, impegnato in tutte le campagne elettorali recenti, proponendolo per il Parlamento. Ma il partito ha preferito lasciarlo fuori. Dal canto nostro, abbiamo esercitato – senza alcuna eccezione per tutti gli enti regionali – il diritto allo spoils system, applicando una legge del governo Crocetta, peraltro voluta proprio dal partito di Antoci. E al Parco dei Nebrodi abbiamo destinato un ufficiale del Corpo Forestale, noto per avere condotto impegnative indagini di polizia giudiziaria. Noi non abbiamo scelto un dirigente di partito. Appare disarmante come, ancora una volta, l’antimafia diventi strumento di campagna elettorale”.
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