Scattano i controlli dei carabinieri di Messina dopo i numerosi esposti presentati per i cattivi odori provenienti da uno dei capannoni della società ‘Valverde’ che a Pace del Mela commercializza uova.
Il capannone di circa 1.000 metri quadrati e un’ area di circa 100 metri quadrati a Chianti del Comune di Santa Lucia del Mela sono stati sequestrati per violazione di norme del testo unico ambientale.
L’indagine nasce da una serie di esposti presentati ai carabinieri della Stazione di Santa Lucia del Mela, con i quali venivano evidenziate le ripetute maleodoranti emissioni di odori molesti provenienti da un’area di pertinenza della società Valverde, emissioni che periodicamente si propagavano verso i centri abitati dei Comuni di Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò e di altre zone limitrofe, creando gravi disagi per la popolazione.
Il deposito era utilizzato per lo stoccaggio della ‘pollina’ (lo sterco dei polli, concime ricco di azoto e fosforo) proveniente dall’attività dell’insediamento produttivo di Pace del Mela assolutamente non adatta a contenere le intollerabili emissioni o esalazioni di ammoniaca che si sprigionano quotidianamente dai cumuli della sostanza in fermentazione, rendendo molto spesso invivibili le aree circostanti e scatenando le rimostranze dei cittadini colpiti.
In un’altra area della ditta, inoltre, lo stallatico proveniente da altri allevamenti di bovini ed equini, sempre riconducibili alla società Valverde di Pace del Mela, veniva stoccato semplicemente ammassandolo sul nudo terreno, circostanza che concretizza un’altra grave particolare violazione di carattere ambientale.
Al titolare dell’impresa, M.P. 65 anni, sono state contestate diverse violazioni legate anche all’assenza della particolare autorizzazione necessaria per la produzione di uova qualora il numero dei capi allevati superi le 40.000 unità di produzione di uova. L’area sequestrata è stata affidata allo stesso titolare della ditta che dovrà provvedere a regolarizzare l’azienda in breve tempo.
L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri del Comando Tutela Ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catania e della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto.