Con la vasta operazione dei carabinieri tra le province di Catania e Messina denominata ‘Doppia sponda’ sono stati portati alla luce gli affari della droga e i legami con la mafia catanese.
In carcere sono finiti: Maurizio Calabrò di 37 anni, Marco D’Angelo di 29, Salvatore Di Mento, 37 anni, Filippo Iannelli di 34, Gianluca Miceli di 23 anni, Domenico Giovanni Neroni di 28 anni, Antonino Pandolfino di 24, Paolo Pantò di 34, Massimo Raffa Laddea di 24 anni, Sebastiano Sardo di 30 e Giuseppe Valenti di 30 anni. Arresti domiciliari per Antonio Barbuscia di 28 anni, Santino Calabrò di 44, Francesco Crupi, 24 anni e Rocco Valente di 52 anni. E’ stato l’obbligo di firma per Rocco Lanfranchi, 27 anni e Salvatore Micali di 22 anni.
Raggiunte 19 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Dda della citta’ dello stretto (13 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di firma), per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e altro.
OPERAZIONE ANTIDROGA A CATANIA
Il capo dell’organizzazione, Maurizio Calabrò, continuava a dare ordini dal carcere. Definiti gli assetti interni del gruppo e le responsabilita’ in ordine all’approvvigionamento e alla commercializzazione di ingenti partite di cocaina e marijuana, destinate alle principali piazze di spaccio.
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