La corte d’assise a Messina ha condannato all’ergastolo Fortunata Caminiti e il suo compagno Fabrizio Ceccio accusati di omicidio premeditato, occultamento di cadavere, detenzione illegale di armi, falsità materiale e sostituzione di persona.
I due sono accusati di avere ucciso con un colpo di pistola alla testa Roberto Scipilliti, vigile del fuoco di Roccalumera, il 5 gennaio del 2017. Il cadavere dell’uomo fu trovato alcuni giorni dopo nelle campagne di Rina, nel Messinese. Il movente dell’omicidio sarebbe da ricercare in un debito di circa 1.500 euro contratto dalla vittima nei confronti della coppia condannata.
Le indagini portarono ai due imputati che erano stati arrestati qualche giorno dopo la scomparsa di Scipilliti mentre sbarcavano da una nave traghetto al rientro dalla Toscana. Avevano una pistola con il colpo in canna e documenti falsi. Fu poi individuata la Fiat Panda gialla noleggiata da Caminiti e Ceccio e riportata all’agenzia con il vano sotto il sedile sporco di sangue. La stessa auto è stata ripresa nelle immagini di video sicurezza di un impianto di sorveglianza a Santa Teresa di Riva.
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