E’ morto ieri sera, al Policlinico di Messina, Giuseppe Cannavò, di 35 anni. L’uomo era stato ferito gravemente in un agguato avvenuto nel pomeriggio del 2 gennaio scorso nel quartiere di Camaro San Luigi a Messina, quando a perdere la vita era stato Giovanni Portogallo, 31 anni, amico di Cannavò. I due si trovavano assieme quando sono stati raggiunti da alcuni colpi di pistola. Quattro proiettili avevano raggiunto Portogallo, due alla schiena e altrettanti alle gambe, non lasciandogli scampo.
Altri colpi invece avevano raggiunto Cannavò al collo, rendendo necessario il suo trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte e poi un intervento chirurgico al Policlinico. Le sue condizioni sembravano migliorate, ieri sera invece il decesso. Gli investigatori sono ancora alla ricerca del presunto responsabile dell’agguato, un uomo di 37 anni, abitante nella zona, che da allora si è reso irreperibile.
48 ore dopo il fatto di sangue dal nosocomio messinese erano arrivate notizie confortanti per Cannavò. Si era parlato addirittura, seppur con le dovute cautele del caso, che potesse essere ritenuto fuori pericolo seppur la prognosi sia rimasta sempre riservata. Dal giorno dell’agguato gli inquirenti hanno interrogato numerose persone e individuato un sospetto, che poi è stato rilasciato. Poi però un altro sospettato si è irreperibile e i carabinieri da allora sono sulle sue tracce. Gli investigatori guidati dalla Procura di Messina al momento non escludono alcuna pista ma privilegiano quella di un regolamento di conti nell’ambito dello spaccio di droga.
I carabinieri del comando provinciale di Messina, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno svolgendo serrate indagini per individuare gli autori del raid criminale. Al momento si stanno ascoltando per “sommarie informazioni” numerosissime persone senza escludere alcuna pista investigativa. Secondo una prima ricostruzione Portogallo e Cannavò hanno tentato la fuga a piedi. Sul selciato sono stati trovati diversi proiettili.