A Stromboli la nottata per isolani e turisti che ancora riempiono l’isola con circa 5 mila presenze è stata tranquilla.
Il cratere si è calmato dopo l’esplosione e la paura di ieri ed è sempre ben tenuto sotto controllo dai vulcanologi dell’Ingv e della Protezione civile.
Anche oggi per i vaporetti che trasportano turisti escursionisti è vietato l’attracco nel molo di Scari e continua ad essere vietata la scalata sulla montagna anche con l’ausilio delle qualificate guide.
A ricordare comunque che lo Stromboli è un cratere fortemente a rischio è stato Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv: “oltre a quello vulcanico – ha puntualizzato – esiste anche il pericolo di uno tsunami più grande di quello avvenuto ieri, che ha generato un’onda di 20 centimetri dovuta all’arrivo in mare del materiale piroclastico eruttato. Nel caso però in cui collassi una parte del fianco della Sciara del Fuoco, oppure in cui ci sia un’ulteriore eruzione maggiore, l’ingresso di questi volumi in mare potrebbero comportare l’innesco di uno tsunami più grande”.