Lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi domenica 16 settembre sarà a Taormina per una mostra dedicata al maestro Giuseppe Cuscona (scomparso nel 1974) che si è inaugurata nei giorni scorsi nelle sale dell’Art- Hotel Vello D’Oro.
Domenica 16 settembre alle ore 19,00, sulla terrazza dell’Hotel Vello d’Oro, che Cuscona negli anni della sua intensa attività trasformò in un vero e proprio atelier d’arte, amici, colleghi artisti, musicisti e la figlia Maria Cuscona (che oggi ne custodisce la memoria) ne ricorderanno la straordinaria parabola artistica, di cui rimangono numerose testimonianze nelle opere (sculture, ceramiche, legni e dipinti) custodite proprio all’interno del Vello d’Oro.
La serata avrà protagonisti gli attori Elio Crifò (nelle vesti di presentatore), Annalisa Picconi,Valentina Martino Ghiglia, Francesca Romana Miceli Picardi, il chitarrista Jakob Fischer, gli artisti figurativi Aykut Saribas e il gruppo danese GYRR che per l’occasione dedicherà a Giuseppe Cuscona l’ opera scultorea «Pancrazio» (presenterà l’opera lo storico d’arte danese Ole Villadsen).
Commenta Vittorio Sgarbi: «Fantasia, intelligenza, sfida nella forza dei colori , la pittura di Giuseppe Cuscona ci trasmette vitalità e felicità di vivere. L’arte contro la morte»
La mostra, promossa dall’«Associazione cultural eScienze, Arte e Spettacolo Giuseppe Cuscona», con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Taormina, si è aperta il 12 settembre nell’Art-Hotel Vello D’Oro con una performance teatrale di Anna Misiti e Annamaria Raccuja, ed ospita, tra l’altro, contemporaneamente una personale dell’artista Aykut Saribas, e quella del gruppo danese «GYRR» curata dalla professoressa Mirella Bolognari, dello storico d’arte danese Ole Villadsen e la collaborazione di Giada Briguglio, Santina Ciatto, Marilena Florio e Giovanna Spadaro.
Giuseppe Cuscona è nato a Taormina il 30 aprile del 1910 da Leonardo Cuscona e Imperia Siragò. Sin dall’infanzia fu a contatto con l’arte e mostrò sin dalla più tenera età le sue attitudini al disegno e alla pittura. Dopo aver frequentato le scuole di alcuni paesaggisti locali decide a 24 anni la sua avventura artistica trasferendosi a Londra. Entra cosi alla «Chelsea-school» e passa da questa alla «Liberty Shop» come decoratore.
Tornato in Italia nel ’37 apre la bottega d’arte «Casa Varò». Nel ‘38 viaggia nuovamente in Europa riscuotendo grande successo con le sue mostre.
Nel ’40 è a Roma e frequenta l’ambiente degli artisti siciliani presenti nella capitale (Giuseppe Mazzullo, Corrado Cagli, ecc.).
Nel 1943 viene bombardata Taormina e Giuseppe ritorna in aiuto alla sua famiglia; qui riprende la sua attività nello studio di «Casa Varò» e nel ’51 incontra, Inge Iensen; con lei inizia la produzione delle grandi opere in ceramica, per le quali è maggiormente ricordato anche se nella sua vita ha operato con i più svariati materiali come legno, pittura, tessuti e ferri battuti.
Nel 1969 inaugura l’Art Hotel Vello D’Oro, che custodisce a tutt’oggi la realizzazione del suo progetto più ambizioso: uno spazio interamente dedicato all’arte. Muore prematuramente nel 1974.
La mostra è ad inviti.
Direzione artistica : Maria Brigida Cuscona.
Coordinatrice delle iniziative: Tamako SakikoChemi.