Messina

Muore a 43 anni per una puntura di calabrone, la tragedia nel Messinese

Giovanna Portale, 43 anni, originaria di Legnano, è deceduta stamani all’ospedale di Sant’Agata di Militello, probabilmente a causa di uno shock anafilattico causato dalla puntura di un calabrone. Come riporta l’edizione locale di Replubblica, la donna era affetta da anemia mediterranea che ne avrebbe potuto aggravare le condizioni cliniche.

La puntura di insetto

La 43enne si trovava in vacanza a Caronia, a casa di alcuni parenti, e si era rivolta al pronto soccorso del ospedale di Sant’Agata a causa di un malessere continuo dopo una puntura di un insetto. La donna però soffriva anche di anemia mediterranea, malattia che comporta una minore produzione di globuli rossi ed emoglobina nel sangue; per questo i sanitari dell’ospedale messinese l’avrebbero sottoposta a una serie di trasfusioni, fino alla repentina crisi odierna.

Ieri pomeriggio l’ultima trasfusione di sangue e stamattina il decesso in ospedale intorno alle 7,30. Giovanna Portale, sposata, lascia una bimba di 6 anni. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello, che hanno chiesto le cartelle cliniche e sentito i familiari.

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La morte di Giuliana Faraci

I nebrodi erano già stati sconvolti dalla scomparsa di Giuliana Faraci, 40 anni, con una morte avvolta nel mistero, per quella che sembrava essere una banale intossicazione alimentare o un’influenza, e che nel giro di poche ore si è trasformata in tragedia.

I familiari, ovviamente, con il loro avvocato, Salvatore Mancuso, vogliono vederci chiaro: hanno presentato un esposto e adesso la procura di Patti per chiarire la cause della morte di Giuliana, stroncata da un malore a  Sant’Agata di Militello, ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Le versione, discordanti anche, non mancano.

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Le ultime ore

Gli inquirenti stanno ricostruendo tutte le fasi dell’assistenza alla donna da parte del 118. Da quanto messo nero su bianco nella denuncia dei familiari della donna, quest’ultima avrebbe infatti chiesto ai sanitari di essere portata in ospedale. Richiesta ripetuta anche dalla madre che la assisteva. Questa la novità trapelata nelle ultime ore mentre il pm Andrea Apollonio, coordinato dal procuratore capo Angelo Cavallo, continua gli accertamenti. Oggi sarà conferito l’incarico per l’autopsia. A eseguirla il medico legale Daniela Sapienza, consulente di parte per la famiglia il dottor Nino Bondì. La salma è attualmente sotto sequestro all’ospedale di Patti.

La cena

Secondo quanto ricostruito dai parenti, la sera del 19 luglio Giuliana era andata a cena fuori con alcune amiche. Una di loro ha anche postato su Facebook le foto di lei e Giuliana e un’altra amica nel corso della serata.

Poi il malore una volta rientrata a casa, con febbre, diarrea e vomito. L’unica del gruppo ad accusare tali sintomi. Quindi l’arrivo del 118 e la prima assistenza dei sanitari con una flebo e un elettrocardiogramma che avrebbe escluso cause cardiologiche. In quella circostanza la donna avrebbe chiesto di essere portata in ospedale. La mattina successiva il decesso, scoperto dalla madre. Il legale della famiglia ha già escluso consumo di sushi o altre tipologie di pesce crudo da parte della donna. Quella sera, la 40enne, come rivelato dai familiari e dalle amiche, ha mangiato linguine all’astice e fritto misto, così come le altre.

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