Blatte e topi infestano gli uffici dei Beni culturali a Messina, al punto da costringere i dipendenti a darsi da fare con trappole e insetticidi. Lo denuncia la Funzione pubblica Cgil regionale che definisce la situazione “insostenibile sotto il profilo igienico sanitario”.
“Ma ancora più insostenibile- dice la segretaria regionale Fp, Clara Crocè è che, assieme alla Fp di Messina- abbiamo già da tempo segnalato la situazione, anche al dirigente dell’Asp di Messina al quale abbiamo chiesto un’ ispezione nei locali, senza ottenere alcuna risposta”. Intanto i dipendenti della Sovrintendenza di Messina sono costretti a lavorare in ambienti insalubri, che mettono a rischio la loro salute e quella degli utenti, insomma “in una condizione che ha del surreale”, dice Crocè.
“Abbiamo nuovamente scritto all’Asp di Messina– dice Crocè- chiedendo di non lasciare inevasa la nostra richiesta, verificando le caratteristiche strutturali e igienico sanitarie dell’ambiente di lavoro dei locali della Soprintendenza, ai sensi del D.Lgs 81/2008 coordinato con il DLgs 106/2009. Speriamo che sia la volta buona. All’Assessore Vermiglio chiediamo di smetterla di far finta di non veder e di comprendere il disagio vissuto dai lavoratori dei Beni culturali”.
“Tra l’altro – aggiungono Crocè e Raffa, della Fp di Messina- abbiamo segnalato anche la carenza di risorse per assicurare l’attività ordinaria: manca di tutto dalla carta , ai toner. In questo periodo estivo a causa della mancanza di impianti di condizionamento molti dipendenti sono costretti ad aprire le finestre – continuano – e la situazione precipita ancora di più a causa dell’inquinamento sonoro e ambientale del Boccetta”.
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