Un grave episodio di violenza si è verificato alle prime ore del 17 aprile presso l’ospedale Piemonte di Messina. Un giovane messinese di 20 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di lesioni personali nei confronti di due guardie giurate in servizio presso la struttura sanitaria. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato. Al giovane vengono contestati anche i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, oltre al danneggiamento aggravato.

L’allarme al 112 e l’intervento delle volanti

L’episodio è iniziato con una segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112, che riferiva della presenza di una persona in forte stato di agitazione all’interno del presidio ospedaliero. Gli agenti delle Volanti sono giunti sul posto in tempi rapidi, riuscendo a intercettare e bloccare l’individuo segnalato.

L’agitazione e l’aggravarsi della situazione

La ricostruzione immediata dei fatti ha permesso di accertare che il giovane, in evidente stato di alterazione, aveva aggredito due guardie giurate intervenute su richiesta del personale sanitario. La loro presenza era stata sollecitata per contenere l’esagitazione del soggetto, che stava creando disordini all’interno dell’ospedale.

Aggressività anche contro gli agenti

Nemmeno la presenza della Polizia è bastata a calmare il giovane. Al contrario, la sua aggressività è aumentata. Ha rivolto frasi ingiuriose agli agenti e ha scalciato con violenza contro chiunque cercasse di avvicinarlo, compresi gli stessi operatori delle forze dell’ordine, cercando di impedire il normale svolgimento dell’attività di polizia.

L’arresto e le misure disposte

Constatata la flagranza del reato, gli agenti hanno proceduto all’arresto immediato del ventenne. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il Giudice per le indagini preliminari ha confermato la misura in sede di udienza, convalidando l’arresto.

Indagini ancora in corso

Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dal nostro ordinamento, nel pieno rispetto del principio di presunzione di innocenza, saranno effettuati tutti gli accertamenti necessari, anche a tutela dei diritti dell’indagato. Solo una sentenza definitiva potrà eventualmente stabilire le responsabilità penali del giovane.