Non ci sarà più alcun tour tra i palazzi dei “Ventennio fascista” per rievocare la storica “marcia su Roma”. Niente marcia su Messina dopo la bufera che si è innescata in questi giorni sull’evento che era stato organizzato da Discover Messina Sicily. Gli organizzatori hanno deciso di revocare la manifestazione anche a fronte delle enormi polemiche che si sono innescate sul web e non soltanto.
Gli organizzatori: “Ripudiamo il fascismo”
Gli organizzatori si difendono dalle accuse di voler enfatizzare il periodo fascista: “Non c’è stata e non ci sarà mai da parte nostra – si legge in una nota di Discover Sicily – l’intenzione di celebrare fenomeni odiosi come il fascismo che ripudiamo assolutamente e senza mezzi termini. Lo scopo di questa attività era quello di far conoscere i palazzi e i monumenti realizzati nel ‘ventennio’ in questione, salvaguardati ed esistenti ancora ai giorni nostri senza per questo suscitare scandalo o desiderio di demolizione. Malgrado ciò non intendiamo esporci ad alcun fraintendimento, né tanto meno alla denigrazione che purtroppo da qualche ora abbiamo registrato sui social network. Chi ci conosce sa molto bene quali sono i valori che contraddistinguono la nostra realtà. A scanso di equivoci, con la massima serenità, preferiamo annullare l’evento previsto per il 26 ottobre con l’auspicio che questo chiarimento possa rasserenare gli animi di quanti si sono sentiti offesi”.
L’evento
L’evento previsto per il 26 ottobre prevedeva un tour a Palazzo Zanca e al monumento ai caduti, palazzo del catasto, Palazzo Inail, Banco di Sicilia, palazzo dell’Ina, stazione ferroviaria e marittima, palazzo Piacentini e palazzo dell’università. Era prevista anche una degustazione con ticket e persona di 15 euro.
La ricorrenza
L’evento era stato organizzato sulla base di una specifica ricorrenza storica, vale a dire il centenario della marcia su Roma. Fu una manifestazione armata eversiva organizzata dal Partito Nazionale Fascista mirata al colpo di Stato con l’obiettivo di favorire l’ascesa di Benito Mussolini alla guida del governo in Italia. Il 28 ottobre 1922 migliaia di fascisti si diressero sulla capitale minacciando la presa del potere con la violenza. La manifestazione ebbe termine il 30 ottobre, quando il re Vittorio Emanuele III incaricò Mussolini di formare un nuovo governo. La marcia su Roma fu propagandata negli anni successivi come il prologo della “rivoluzione fascista” e il suo anniversario divenne il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l’era fascista.
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