Messina

Il maltempo flagella la costa del Messinese, salvata una donna dai vigili, interventi e strade chiuse

Da questa notte, e ancora adesso, i vigili del fuoco del Comando di Messina sono impegnati per la salvaguardia della popolazione, dove le forti piogge e le raffiche di vento incalzavano in ogni fronte, dalla zona jonica alla tirrenica.

Oltre 30 gli interventi effettuati. In alcuni casi si è dovuto intervenire per estrarre persone chiuse all’interno della loro macchina in panne e immersa quasi totalmente in acqua, tra cui una donna anziana che è stata prontamente messa in salvo, risultata fortunatamente illesa. Seguiranno aggiornamenti e ulteriori report.

Un tratto della statale chiuso

La strada statale 114 “Orientale Sicula” è temporaneamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni per allagamento di un tratto all’altezza del km 25, a Nizza di Sicilia, nella città metropolitana di Messina.

Leggi anche

Maltempo, fango e detriti sulle strade di Santa Flavia e Bompietro

Sul posto è presente il personale Anas per le attività di ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile. Il traffico è deviato sulla viabilità alternativa.

Schifani: “Nessuna colpa per la chiusura dell’aeroporto”

In riferimento all’interpretazione data da alcuni organi di stampa alle dichiarazioni di ieri del presidente della Regione sulla chiusura per il maltempo, sabato sera, dell’aeroporto di Palermo, Palazzo d’Orleans precisa che il presidente Schifani non ha inteso colpevolizzare nessuno, ma, al contrario, apprezzando lo sforzo di tutte le maestranze per il più rapido ritorno alla normalità dello scalo, ha auspicato la necessità di fare piena luce sulle cause per evitare il ripetersi di simili disagi.

Leggi anche

Oltre 10 milioni di danni per il maltempo, la giunta regionale convocata d’urgenza

Danni da 10 milioni in Sicilia

La Sicilia fa la conta dei danni dopo l’ondata di maltempo che ha colpito l’isola. Una prima stima, comunicata al capo della Protezione Civile Salvo Cocina, parla di una cifra che potrebbe raggiungere i 10 milioni di euro, includendo case distrutte e aziende in ginocchio. La giunta regionale, riunita dal presidente Renato Schifani, si appresta a dichiarare lo stato di calamità e a stanziare i primi fondi per interventi urgenti su strade, fiumi e costoni rocciosi.

Primi interventi su fiumi e strade

Quattro gli interventi già programmati: la rimozione dei detriti alla foce del fiume Salso, nell’Agrigentino, per ripristinare il deflusso dell’acqua; il superamento di una frana che ha bloccato la strada e le attività commerciali nell’Ennese, nei pressi di Pergusa; e altri due interventi non ancora specificati. I fondi per questi interventi saranno stanziati oggi stesso dalla giunta regionale.

Gruppo disperso soccorso nel palermitano

Un gruppo di persone, tra cui bambini, è stato soccorso nelle campagne di Valledolmo, in provincia di Palermo, dopo essere rimasto bloccato a causa del fango provocato da un violento temporale. Il gruppo, che aveva perso l’orientamento, si è ritrovato intrappolato in una trazzera impraticabile a causa delle intense precipitazioni che hanno colpito la regione. L’allarme è stato lanciato ai Carabinieri, che hanno coordinato l’intervento dei volontari della Protezione Civile di Valledolmo. I soccorritori sono riusciti a liberare il veicolo dal fango e a mettere in sicurezza le persone, accompagnandole poi nel centro abitato.

Dall’arsura all’inondazione: la Sicilia flagellata dagli eventi meteo estremi

L’isola, dopo mesi di siccità, è stata colpita da piogge torrenziali che hanno causato ingenti danni, soprattutto nella parte centro-orientale. Le precipitazioni, che non hanno risparmiato alcun angolo della Sicilia, hanno provocato l’allagamento di strade, abitazioni e negozi, oltre a devastare numerose aziende agricole. A Licata, in provincia di Agrigento, si registra una situazione particolarmente drammatica.

Licata, il Salso esonda e distrugge i raccolti: agricoltori in ginocchio

Il fiume Salso, ingrossato dalle piogge, ha rotto gli argini raggiungendo un’altezza di otto metri, un livello mai registrato prima in questa zona. L’esondazione ha completamente distrutto i raccolti ortofrutticoli che, miracolosamente sopravvissuti alla precedente siccità, erano pronti per essere raccolti. Peperoni, melanzane, zucchine e altri ortaggi sono andati perduti, insieme alle serre, ai tunnel e agli impianti di irrigazione di ultima generazione.

Leggi l'articolo completo