“La Regione Siciliana è fermamente intenzionata ad acquisire la “Madonna con Bambino e San Giovannino”, il quadro attribuito al pittore messinese Girolamo Alibrandi che sarà messo in vendita dalla casa d’aste parigina Artcurial domani, 25 novembre”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata, raccogliendo e condividendo l’appello sottoscritto da un gruppo di studiosi e cittadini messinesi, affinché l’opera venga esposta nella sede naturale del Museo di Messina.
La Regione non può partecipare all’asta
“Tuttavia – precisa l’assessore Amata – le procedure burocratiche previste dalla legge, che la Regione aveva già avviato, non consentiranno di formalizzare per tempo la partecipazione all’asta secondo le condizioni richieste dalla casa di vendita”.
Si spera che un privato possa acquistare l’opera, la Regione lo rimborserà
“Il mio auspicio è, pertanto, – conclude Amata – che un privato possa acquistare il bene con l’obiettivo di consegnarlo alla Regione Siciliana, affinché entri a far parte del patrimonio del Museo regionale di Messina. Per questo siamo pronti da subito a sottoscrivere un atto d’obbligo impegnandoci a rimborsare tutte le spese sostenute dal privato per acquisire l’opera”.
Chi era Girolamo Alibrandi
Girolamo Alibrandi, noto anche come Raffaello da Messina (Messina, 1470 circa – 1524 circa), è stato un pittore siciliano.
Fu un pittore messinese molto conosciuto alla sua epoca ma di cui restano poche opere e scarse notizie. I suoi dipinti sono interessanti testimonianze della diffusione della cultura leonardesca e raffaellesca in Sicilia e sono influenzati dall’opera pittorica di Cesare da Sesto di cui forse fu allievo.
La sua opera più nota è la Presentazione al Tempio (1519), conservata al museo di Messina.
Con moltissima probabilità, è stato attribuito a questo pittore il grandioso polittico datato 1513 conservato dietro l’altare maggiore del duomo di San Giorgio a Modica, in provincia di Ragusa.
La speranza di messinesi e studiosi è adesso che l’opera possa tornare nella città dello Stretto. Per questo, come detto, avevano lanciato un appello.
Commenta con Facebook