- Una vicenda partita nel 2014 con le dimissioni di Cirami da presidente di commissione di gara per un appalto sui rifiuti a Terme Vigliatore
- Il Comune gli fa causa ma perde. E non paga il risarcimento.
- Cirami chiede i danni e vince al Cga.
Nel 2014 il dott. Melchiorre Cirami, magistrato in pensione ed ex senatore della Repubblica, già nominato presidente e poi commissario straordinario con funzioni di presidente, della sezione provinciale dell’U.R.E.G.A. di Agrigento, assumeva l’incarico di presidente della Commissione di gara d’appalto per l’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, ed altri servizi di igiene pubblica all’interno dell’ARO Terme Vigliatore – Castroreale – Rodi Milici.
La vicenda: “Gara illegittima”, Cirami si dimette
Nel corso della procedura di gara Cirami sollevava precise criticità sugli atti presupposti alla gara denunciandone l’illegittimità; eccezioni che, tuttavia, venivano ignorate dalla maggioranza dei componenti della Commissione e che spingevano lo stesso dott. Cirami a rimettere l’incarico di Presidente della Commissione di gara.
Comune di Terme Vigliatore fa causa per i ritardi
A causa del notevole ritardo protrattosi nell’espletamento della procedura pubblica di cui trattasi e del silenzio serbato dall’Amministrazione all’istanza di sollecito con contestuale richiesta risarcitoria presentata, il Comune di Terme Vigliatore decideva di agire in giudizio al fine di ottenere l’annullamento del silenzio serbato dalle amministrazioni intimate oltre al risarcimento del danno ingiusto patito a causa del ritardo nell’espletamento della gara d’appalto.
Il ricorso al Cga
Si costituiva in giudizio il dott. Cirami, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, eccependo l’inammissibilità del ricorso e deducendo la carenza di legittimazione passiva del proprio assistito sia per la natura giuridica della Commissione di gara quale organo tecnico dell’Amministrazione – unico soggetto, di contro, legittimato a stare in giudizio – sia in ragione del fatto che, all’epoca in cui era stata presentata l’istanza avanzata dal Comune ricorrente, il dott. Cirami aveva già rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Commissione.
Condannato il Comune
Il Consiglio di Giustizia per la Regione Siciliana, accogliendo le eccezioni sollevate dall’Avv. Rubino, previa declaratoria della carenza di legittimazione passiva del dott. M. Cirami, ne disponeva l’estromissione dal giudizio, condannando l’Amministrazione comunale anche al pagamento delle spese di lite ed alla refusione del contributo unificato.
Nessun risarcimento: nuovo ricorso al Cga
Tuttavia, il Comune di Terme Vigliatore non corrispondeva al dott. Cirami alcuna somma, ragion per cui quest’ultimo, sempre con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, proponeva un ulteriore ricorso innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana volto ad ottenere l’ottemperanza della sentenza in questione, nella parte concernente la condanna al pagamento delle spese giudiziali.
Nuova vittoria per Cirami
Con sentenza del 24 settembre 2021, il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha accolto l’ulteriore ricorso proposto dal dott. Cirami, dichiarando l’obbligo del Comune di Terme Vigliatore a corrispondere le somme spettanti al dott. Cirami nel termine di trenta giorni, nominando, per il caso di persistente inottemperanza o inerzia da parte dell’amministrazione comunale, Commissario ad acta il Segretario comunale del Comune di Terme Vigliatore, conferendogli mandato, con facoltà di delega, di adottare i provvedimenti necessari per dare esecuzione alla sentenza ed infine ha condannato nuovamente la medesima amministrazione comunale al pagamento delle ulteriori spese giudiziali.
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