Dopo l’incendio divampato sull’isola di Stromboli il 25 maggio scorso, Federalberghi Isole Eolie – avendo già avanzato il 27 maggio richiesta di accertamento delle responsabilità e di risarcimento dei danni in favore della comunità di Stromboli – intende tutelare in ogni sede il territorio eoliano. Si legge nel contenuto della delibera adottata, all’unanimità, dal Consiglio Direttivo dell’associazione. Lo fa sapere il presidente Christian Del Bono.
Federalberghi, quale persona offesa, “depositerà in settimana un esposto presso la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. al fine dell’accertamento delle responsabilità penali cui all’art. 423 bis c.p. (incendio boschivo con le aggravanti ivi previste alla luce del danno grave, esteso e persistente all’ambiente anche su specie protette) in capo ai soggetti che verranno individuati dall’autorità inquirente”, prosegue De Bono.
L’Associazione ha, inoltre, dato mandato al proprio legale di “depositare in settimana istanza di mediazione civile per chiedere immediatamente il risarcimento dei gravi danni subiti nei confronti di chi, allo stato, sembra essere il responsabile civile dell’incendio che ha devastato l’isola di Stromboli”.
Nella notte tra il 25 e il 26 maggio le fiamme hanno seminato a Stromboli paura, disperazione e lacrime.
Un disastro ambientale che ha provocato danni incalcolabili. L’ultimo focolaio è stato domato solo alle prime luci dell’alba del 26 maggio grazie anche alla solidarietà della gente dell’isola che per tutta la notte si è adoperata in tutti i modi per salvare il salvabile e per evitare che il disastro assumesse proporzioni ancora più tragiche.
Da Lipari nel cuore della notte era partito il traghetto della Siremar che ha trasportato tre vigili del fuoco, tre automezzi dei Vigili del fuoco, e il presidente dell’associazione radioamatori eoliani Pino Orto. Su Stromboli erano già impegnati i carabinieri che hanno fatto mettere in sicurezza abitanti, turisti dalle loro case a rischio, cosi’ come anche nel ristorante dell’Osservatorio che è stato salvato grazie all’impegno soprattutto dei piu’ giovani, sei volontari dell’Are, oltre quelli dei VIS. La nave è poi ripartita per Lipari e ha proseguito il collegamento di linea con Milazzo. Nell’isola è arrivato anche un canadair per la bonifica.
Ora si contano i danni e soprattutto dovranno essere accertate le responsabilità. A Stromboli gira la voce che l’incendio sarebbe partito da un piccolo fuoco acceso dalla troupe che stava girando una fiction sulla protezione civile. Da lì le fiamme si sarebbero propagate a causa dello scirocco. Voci alimentate però dai social, mentre i carabinieri stanno indagando incessantemente.