Messina

Incendio in un rudere del Messinese, l’intervento dei vigili evita il peggio

Ieri, poco prima di mezzanotte, i Vigili del fuoco del Comando di Messina sono intervenuti per un incendio che ha coinvolto un rudere disabitato, in località Spartà (Me). La squadra proveniente dal Distaccamento Nord, con autopompa serbatoio (APS) e Pick-up con modulo antincendio, è riuscita a estinguere completamente il rogo che avvolgeva la struttura ormai completamente distrutta, anche con il supporto delle due autobotti pompa (ABP) per un maggior incremento di acqua, e l’autoscala (AS), inviate dalla sede centrale.

Un tecnico Enel presente sul posto assicurava che lo stabile era privo di energia elettrica, per una maggiore sicurezza. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento, anche se non si esclude un dolo. Dopo aver messo in sicurezza e bonificato l’area interessata dall’incendio, la squadra ha fatto rientro in caserma intorno alle ore 3:00.

Il salvataggio di un cane nel Messinese

Nella mattinata di oggi, i Vigili del fuoco del Comando di Messina hanno salvato un cane sperduto in un costone tortuoso tra le colline di Rodi Milici. La squadra 5A del Distaccamento di Milazzo è intervenuta, giungendo sul luogo dell’accaduto con autopompa serbatoio (APS) e pick-up con modulo attrezzato, per recuperare e mettere in salvo la bestiola (un segugio maremmano) che non riusciva a ritornare indietro.

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Le operazioni sono risultate complesse per un normale percorso a piedi, per la tipologia e la natura impervia del difficile territorio, con forte pendenza e fitta vegetazione, tali da dover pianificare il salvataggio con tecniche SAF (speleo alpino fluviale). Il recupero dell’animale è andato a buon fine, consegnandolo al padrone, in buona salute. L’intervento si è concluso nel primo pomeriggio.

Il salvataggio nel Trapanese

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti a San Vito Lo Capo (Trapani) con una lunga e complessa operazione in notturna per mettere in salvo due alpiniste rimaste bloccate in parete a Monte Monaco. Le donne, di nazionalità tedesca, rispettivamente di 34 e 43 anni, stavano arrampicando sulla via “Fratelli Titt”, che ha uno sviluppo di 620 metri con grado di difficoltà fino a 5c sullo sperone est della montagna. Dopo aver raggiunto la cima stavano scendendo in corda doppia quando, a circa 200 metri da terra, le corde si sono incastrate tra le rocce lasciandole “appese”, senza possibilità di proseguire o risalire.

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L’allarme è stato lanciato per il buio e le basse temperature

Preoccupate anche per il sopraggiungere del buio e l’abbassamento delle temperature, col cellulare sono riuscite a lanciare l’allarme, tramite il proprietario del B&B in cui alloggiavano, ad un tecnico locale del Soccorso Alpino che, a sua volta, ha avvisato i colleghi di Palermo.

Operazione di recupero complessa

E’ così scattata l’operazione di recupero con due squadre di tecnici che, arrivate alla base della montagna, hanno scalato la parete, hanno raggiunto le due donne e le hanno aiutate a scendere in sicurezza. Alle operazioni hanno collaborato i carabinieri della stazione di San Vito Lo Capo.

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