A Stromboli (ME), isola dell’arcipelago eoliano colpita da un violento nubifragio nel corso della notte dell’11 agosto, proseguono le operazioni di soccorso per ripulire strade e case invase dal fango che ha causato anche ingenti danni. Un disastro annunciato che provoca amarezza tra gli isolani che ancora prima dei volontari di protezione civile, insieme ai turisti, hanno preso le pale per cercare di liberare stradine e abitazioni. Dopo l’incendio dello scorso maggio, il nubifragio ha portato via tutto quello che poteva nel versante denudato.
A Stromboli disastro annunciato dopo il rogo
Nel giugno scorso Rosa Oliva, presidente della Pro-loco Amo Stromboli, aveva anche scritto una lettera indirizzata a sindaco, presidente della Regione, a tutti i capi degli enti interessati. “A seguito dell’incendio, si corre ora il rischio che il terreno di natura friabile e sabbioso, possa dilavare a valle a seguito delle prime piogge, con grave danno per l’incolumità degli abitanti. Vi è quindi l’urgenza di mettere in sicurezza la zona incendiata, così come occorrerà al più presto predisporre un intervento di bonifica a tutta l’area, liberandola dai detriti dell’incendio”. Un presagio che è diventato realtà con le prime piogge d’agosto.
L’incendio sotto accusa
Anche il sindaco di Lipari dice che il disastro poteva essere evitato. “E’ dovuto – ha detto – alla mancanza di vegetazione che non ha impedito che il flusso d’acqua scendesse a valle invadendo l’isola. Si tratta degli alberi e delle piante distrutte dopo il terribile incendio avvenuto a fine maggio”.
L’accusa di Federalberhi
Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono, d’intesa con l’associazione ha denunciato la situazione tramite un comunicato. “Riteniamo inaccettabile – si legge – che il Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale, ente gestore della “Riserva naturale orientata dell’isola di Stromboli e Strombolicchio, sia rimasto totalmente inerme in tutti questi mesi. Chiediamo a questo punto, un’ordinanza urgente di protezione civile atta a realizzare gli interventi necessari a mettere in sicurezza l’abitato e i sentieri dell’isola: attrazione turistica imprescindibile per l’isola di Stromboli».
Volontari, cittadini e turisti con le pale in mano
Intanto a Stromboli si lavora con i mezzi meccanici del Dipartimento Regionale di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sbarcati dalla terraferma su Via Roma. Volontari a Ficogrande e Piscita. C’è disperazione, rabbia, desolazione. Ma c’è anche grinta, combattività. E ci sono anche quei giovanissimi turisti che spalano il fango quasi come fossero isolani. E’ corsa contro il tempo per liberare strade e case. A Stromboli sono arrivati due mini escavatori, tre mini pala, 2 Iveco Daily, un autocarro scarrabile completo di cassone, un camion Iveco e una motocarrista. Mini escavatori e mini pale sono completi di accessori quali benne lisce e dentate di diversa misura e spazzolone.
Volontari da tutta l’Isola
Oggi arriveranno volontari provenienti per tutta la Sicilia. La necessità di numerose unità di personale si è resa necessaria a causa dei tanti interventi da portare termine, specialmente all’interno delle abitazioni dove le macchine per il movimento terra arrivate sull’isola non possono operare. Tra le difficoltà riscontrate, anche la mancanza di posti letto e il personale volontario e i funzionari.
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