- Nove compagni di classe, dopo gli esami di maturità, decidono di fare una vacanza a Malta
- All’arrivo nel paese straniero vengono bloccati dalla polizia locale
- Il green pass rilasciato dal ministero della Salute italiano non era ritenuto valido
Forse un giorno ripensando all’esperienza appena vissuta ci rideranno su, ma di certo è stata una brutta disavventura quella vissuta da 9 compagni di classe del liceo scientifico “Alessandro Manzoni” di Mistretta che hanno appena conseguito la maturità e che hanno dovuto ‘fare i conti’ con il green pass, le cui regole non sono ancora al momento chiarissime.
I ragazzi, per scaricare lo stress e la tensione degli esami di stato appena superati, avevano deciso di partire recandosi a Malta, per una vacanza fai da te. Ma non immaginavano certo che all’arrivo nel paese straniero sarebbero rimasti bloccati per ore.
La partenza da Catania
La loro storia viene raccontata da Nebrodi News. Tutto inizia il 30 giugno, quando i giovani si mettono in viaggio da Mistretta all’aeroporto di Catania dove li attendeva il volo che li ha poi portati a Malta.
I loro problemi iniziano al gate. Per entrare nella Repubblica di Malta, è previsto che ciascun visitatore dimostri di aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, o, in alternativa, esibisca un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo. Regola valida fino alla mezzanotte del 30 giugno.
Gli studenti mistrettesi, che hanno tutti terminato il ciclo di vaccinazione e sono in possesso della relativa certificazione, insistono per imbarcarsi. Hanno anche il green pass emesso dalla piattaforma nazionale del ministero della Salute italiano, e dopo una estenuante ‘trattativa’ riescono a salire sul volo per Malta.
L’arrivo a Malta
Felici, gli studenti partono alla volta dell’isola straniera ma non immaginano quanto sarebbe loro accaduto. Arrivati all’Aeroporto internazionale di Malta, vengono bloccati dalla polizia locale, la quale li informa che il green pass rilasciato dal ministero della Salute italiano non è ancora valido ai fini dell’ingresso nello stato. Ribadiamo che è accaduto tutto il 30 giugno, e che il green pass è diventato valido in tutta Europa solo giovedì 1 luglio. I giovani vengono accompagnati quindi nell’ufficio immigrazione con l’intenzione, da parte della polizia, di ‘rispedirli’ in Italia.
Il tampone maltese
Ma c’è una alternativa al rimpatrio in Italia. Ai ragazzi viene proposto di sottoporsi ad un tampone a Malta, il cui costo è di 150 euro, avrebbero dovuto inoltre attendere 24 ore in quarantena l’esito del tampone in tre stanze dietro pagamento di 100 euro per ciascuna stanza.
L’intervento di un siciliano
I ragazzi, a quel punto, non sanno proprio cosa fare. Hanno diritto alla loro vacanza, e mai sarebbero partiti se avessero anche solo lontanamente immaginato di dover affrontare tutti questi problemi arrivando a Malta.
Provvidenziale è l’intervento di Santino Portera, un manager di Mistretta residente da tempo nella Repubblica di Malta e molto noto nell’isola. Intanto gli studenti contattano i propri genitori che sono in apprensione e non sanno quale sarà la sorte dei loro figli, se potranno fare la loro vacanza o se dovranno tornare subito in Italia.
Portera si mette in contatto con i vertici della polizia maltese riuscendo ad ottenere a ‘liberazione’ dei liceali ai quali la polizia aveva bocciato anche la proposta di lasciarli andare anche dopo la mezzanotte, momento un cui sarebbe entrato in vigore il green pass europeo.
Alla fine, l’odissea degli ex maturandi si è conclusa alle 19:30 della sera. I ragazzi stanno trascorrendo la loro vacanza a Malta e per molti di loro si tratta della prima esperienza all’estero.
Non possiamo che augurargli che la loro vacanza proceda secondo i loro piani e che tutto vada bene, disavventure ‘aeroportuali’ a parte’.
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