Accatastata spazzatura di ogni tipo

Creano discarica di rifiuti in un’area comunale, due uomini denunciati

Per aver creato una discarica abusiva in un’area pubblica due uomini sono stati denunciati nel Messinese. I carabinieri hanno denunciato a Gioiosa Marea un 53enne e un 38enne con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi.

Il terreno nella loro disponibilità

Ad operare i carabinieri della stazione di Gioiosa Marea, nell’ambito di un’attività finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati ambientali. In particolare, a seguito dei controlli svolti dai militari dell’Arma, è stata accertata la presenza di una discarica abusiva a cielo aperto. E’ stata trovata in un’area comunale di circa 100 metri quadrati in località Cicero. Ad essere accatastati rifiuti di ogni tipo non pericolosi.  A conclusione degli accertamenti, i carabinieri sono risaliti ai due uomini che risultavano avere nella loro disponibilità quel terreno adibito a discarica abusiva.

I sigilli in attesa dei successivi provvedimenti

L’area, in attesa di ulteriori disposizioni dell’autorità giudiziaria, è stata sequestrata. “Il controllo per la tutela dell’ambiente è una delle priorità delle attività preventive e di contrasto poste in essere dai carabinieri – si legge in una nota del comando provinciale di Messina -, tenuto conto delle gravi conseguenze che gli illeciti nel settore possono provocare al territorio”.

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Altra imponente operazione

Proprio in questi giorni il messinese è stato al centro di una imponente operazione di contrasto ai reati ambientali. Scoperti torrenti ridotti a vere e proprie discariche e distrutti probabilmente in via definitiva, quasi del tutto prosciugati. E’ questo l’ennesimo scempio ambientale che è stato documentato dai carabinieri. Sono 66 gli indagati e 14 i mezzi sequestrati. L’operazione dei carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto su disposizione dei Gip del tribunale.

Gli autocarri, del valore complessivo di oltre 1 milione di euro, appartengono a diverse ditte della zona. In questo contesto è scattata la misura cautelare interdittiva del “divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali per la durata di un anno” a carico del titolare di un’impresa. Tra gli indagati titolari di imprese del settore edile, della lavorazione del legno, di prodotti agricoli, del commercio del ferro e del trasporto merci, oltre a ristoratori, proprietari di officine meccaniche, attività commerciali e cittadini residenti della zona.

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