Due giovani donne di nazionalità croata, senza fissa dimora, sono state arrestate dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto aggravato in abitazione e violazione di domicilio. L’operazione, condotta dalla Questura di Ragusa in collaborazione con il Commissariato di P.S. di Sant’Agata Militello, fa seguito all’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, su richiesta della Procura della Repubblica.
Un mese di indagini per ricostruire la dinamica del furto
Il furto, che ha fruttato ai malviventi un bottino di circa 5.000 euro tra oggetti preziosi, indumenti e altri oggetti di valore, risale ai primi giorni di luglio. Le indagini, avviate immediatamente dopo la denuncia del proprietario dell’abitazione, si sono concentrate sull’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza presente nella zona.
L’identificazione grazie alle immagini di videosorveglianza
L’attento esame dei filmati, durato circa un mese, ha permesso agli inquirenti di ricostruire la dinamica del colpo e di individuare le due presunte autrici. Il riconoscimento è stato possibile grazie al raffronto delle immagini con centinaia di soggetti già fotosegnalati dalla Polizia Giudiziaria. Le due donne, secondo quanto ricostruito, avrebbero dapprima effettuato un sopralluogo per studiare le abitudini dei residenti e, successivamente, sarebbero penetrate nell’appartamento forzando il portone d’ingresso.
Le due donne si erano rese inizialmente irreperibili
Le due donne, dopo il colpo, si erano rese inizialmente irreperibili, tanto da spingere il G.I.P. di Patti a dichiararne lo stato di latitanza. La loro cattura è stata possibile grazie alla collaborazione tra la Questura di Ragusa e il Commissariato di Sant’Agata Militello. Le indagate sono state condotte in carcere in attesa di giudizio.
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