Un’auto rubata nel Palermitano viene ritrovata in provincia di Messina dalla Polizia stradale. L’auto è una Fiat 500, tre le auto che fanno più gola ai ladri di vetture negli ultimi mesi.

L’offensiva della Polizia Stradale contro i furti d’auto

Continua l’offensiva contro i furti d’auto della Polizia Stradale. Una Fiat 500 cabriolet, nuovo modello, è stata recuperata nei giorni scorsi dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria di Messina, dopo essere stata rubata nella provincia di Palermo. L’attenzione degli investigatori si è concentrata sulle caratteristiche del numero di telaio, che era difforme dagli standard di costruzione, atteso che i caratteri alfanumerici erano diversi per dimensione e per morfologia.

Accertamenti e sequestro del veicolo

I successivi e più approfonditi accertamenti hanno permesso di appurare che non vi era abbinamento tra il numero di telaio e quello del motore. Il veicolo è stato, quindi, sottoposto a sequestro penale e affidato in giudiziale custodia in attesa delle operazioni di restituzione.

Scoperta centrale del riciclaggio di auto di lusso nel Catanese

A Fiumefreddo di Sicilia (CT) i Carabinieri scoprono centrale del riciclaggio e denunciano 2 uomini. Ai militari della Compagnia di Giarre era già capitato in altre occasioni, nel corso di posti di controllo, di fermare auto che ad un primo accertamento apparivano “pulite” ma che poi, da verifiche più approfondite, si erano rivelate provento di furto o di appropriazione indebita. I Carabinieri avevano dunque intuito che in zona stesse operando una banda specializzata nel furto dei veicoli e nelle successive operazioni di “trasformazione”, per occultarne la provenienza illecita.

Scoperta della centrale di riciclaggio

Sulla scorta di queste ipotesi investigative, i Carabinieri della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia hanno effettuato mirate indagini e hanno individuato, in un garage, una centrale del riciclaggio di autovetture di lusso. All’interno del garage, che è risultato intestato ad una persona estranea ai fatti, i militari hanno ritrovato un’Alfa Romeo Stelvio noleggiata e mai restituita al termine del contratto. Per non rendere riconoscibile quella vettura, erano state apposte sia una targa che una targhetta con numero di telaio corrispondenti a quelli di altra auto, dello stesso modello ma di colore differente, che circolava in un’altra Regione.

Materiali e strumenti sequestrati

Nel locale, poi, gli investigatori hanno trovato telecomandi di auto di vari marchi, carte di circolazione in “bianco”, da compilare con dati utili a ostacolare la verifica della provenienza delle autovetture, una stampante con la quale modificare a loro piacimento le carte di circolazione e un aerografo di precisione per la modifica dei numeri di telaio. Vi erano anche componenti di altre auto di lusso, sui quali sono tuttora in corso accertamenti.

Articoli correlati