Non usa giri di parole Catano De Luca, sindaco di Messina, per criticare la Finanziaria regionale disposta dal governo regionale per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Festival delle minchiate contabili, Musumeci non si è confrontato con nessuno, entro sabato presenteremo nostro pacchetto di proposte”.
Il provvedimento varato dalla giunta siciliana è composto da 26 punti che serviranno a dare una risposta all’economia dell’Isola falcidiata dall’emergenza sanitaria. Non si è fatta attendere la reazione del sindaco messinese. “Siamo dinanzi all’ennesimo documento politico delle tre carte, con coperture finanziarie incerte e nessun approccio strategico. Questa è la prima versione di quello che si preannuncia un Festival delle minchiate contabili”.
Secondo il sindaco dello stretto Musumeci avrebbe ricattato i deputati regionali. “Non è pensabile che con il ricatto del voto entro il 30 aprile per evitare lo scioglimento anticipato del Parlamento siciliano, Musumeci imponga una finanziaria che non ha preventivamente condiviso con nessuno. Non si è confrontato con i sindaci, non lo ha fatto con i parlamentari e, a quanto pare, neanche con alcuni componenti della sua giunta”.
La Legge di Stabilità regionale è un “documento senz’anima” per De Luca. “Non solo manca un approccio strategico, ma si assiste a un frazionamento di risorse senza alcuna logica. Noi siamo dell’idea che vada costruita una finanziaria stabilendo quale è il fulcro che garantisca al sistema Sicilia di ripartire, soprattutto utilizzando quelle che sono le nostre risorse turistiche, ambientali e agroalimentari”.
Intano il sindaco annuncia il proprio pacchetto di provvedimenti. “Riguarda la nostra preannunciata strategia ‘Io mi fido di te’, lanciata quasi un mese fa. Con tale logica si ribadisce quali sono gli elementi forti del territorio siciliano, per trasformare un momento di debolezza in punto di forza”.
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