Una lettera aperta al presidente della Regione Nello Musumeci, sui danni causati dalla forte esplosione del 3 luglio scorso sullo Stromboli alla frazione di Ginostra, è stata inviata da uno dei residenti, Gianluca Giuffrè, che è anche titolare di un bazar e padre di due gemelli di 2 anni appena rientrati sull’isola con la madre.
“Signor Presidente – scrive Giuffrè -, Lei sa che i danni sono stati ingenti? Lo sa che è necessario mettere in sicurezza il costone, instabile da anni e più volte segnalato, che dalla chiesa giunge al porto affinché eventuali ulteriori scosse dello Stromboli non lo facciano franare precludendo le vie di fuga verso il mare? Lo sa che è necessario mettere in sicurezza l’approdo di Protezione Civile di Ginostra danneggiato dai marosi e per la quale esiste un finanziamento di 880 mila euro. Da anni l’iter è fermo e l’unico modo per fuggire in quei momenti e per avere soccorso è dal mare. La nostra vita dipende dalla piena efficienza del molo perché in quei momenti e con le ceneri in aria gli elicotteri non possono atterrare?”.
Giuffrè ricorda anche che “bisogna mettere in sicurezza la centrale elettrica che se pur ripristinata versa in gravi condizioni, che non sono indicati i punti di raccolta, che non conosciamo il piano di evacuazione e che non abbiamo mezzi di comunicazione alternativi (radio) per comunicare nei casi, come l’altro giorno, in cui la luce salta e i telefoni diventano muti, e che è stato chiesto inutilmente al sindaco di proclamare lo stato di calamità”.
Il portavoce dei residenti di Ginostra invita il Governatore “a venirci a trovare ed a constatare di persona quello che dico, indicando la via da seguire al nostro comune ed al nostro sindaco aiutandoli a fare quello che va fatto”.
Immediata è arrivata la risposta del governatore Musumeci. “Sarò a Ginostra nei prossimi giorni – fa sapere tramite una nota – per verificare di persona quello che serve fare e che non è stato fatto negli anni passati. Servono interventi a breve e a medio termine, legati non solo alla recente attività del vulcano. Ed in questo senso lavoreremo, insieme agli amministratori ed agli operatori locali”.
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