Da ieri pomeriggio le Eolie sono isolate a causa del forte vento di scirocco che spazza l’arcipelago da sud-est con raffiche che hanno raggiunto anche i 50 chilometri orari.
Aliscafi e navi hanno sospeso tutte le corse di linea con la terraferma. Violente mareggiate si sono abbattute sulle sette isole.
A Porto delle Genti, a Lipari, le onde hanno raggiunto le case che si affacciano sulla spiaggia, ormai letteralmente scomparsa. Le raffiche di vento stanno anche creando danni anche ai vigneti soprattutto di Salina, Lipari e Vulcano e anche alle tante coltivazioni sparse nell’arcipelago.
Ieri pomeriggio il mare grosso lo ha anche “provato” anche Ambra Angiolini che, con l’aliscafo della Liberty Lines era diretta a Stromboli dove girerà la serie televisiva sulla Protezione civile; arrivando nel piccolo borgo di Ginostra ha preferito sbarcare, temendo che l’aliscafo per il mare mosso non avrebbe attraccato e così è stata prelevata da un gommone e trasferita a Stromboli.
Intanto sono in fase di spegnimento gli ultimi focolai nelle zone montuose di Palermo e provincia ma la notte appena trascorsa è destinata ad avere ancora dei pesanti strascichi oggi. “Ancora una trentina le richieste di intervento da evadere” dicono dal comando provinciale dei vigili del fuoco. Tutti interventi necessari in seguito a segnalazioni di danni causati dal fortissimo vento che questa notte ha spirato sino alle prime luci dell’alba in tutto il territorio.
I pompieri ancora in mattinata sono sulle montagne di Cefalù dove stanno spegnendo gli ultimi focolai dopo una lunghissima notte di interventi in tutta la provincia. Altri roghi sono stati spenti tra la frazione di Pioppo, nel monrealese, a Termini Imerese e a Bagheria su Monte Catalfano.
Ettari di macchia mediterranea sono stati distrutti. E come accade in questi casi, l’indomani è sempre tempo di recriminazioni e bilanci tragici sul piano ambientale. “Come ogni primavera, al primo scirocco – commentano i gestori dell’area marina protetta di Capo Zafferano -, i distruttori di futuro hanno appiccato incendio al parco di Monte Catalfano. Decine di ettari di macchia mediterranea, di habitat andati in fumo, persi, che si potranno ricostituire solo tra tanti anni. Una ferita profonda che si riapre ad ogni incendio. Uno stimolo in più per andare avanti nella tutela e nella conservazione del nostro territorio”.
Su Palermo città invece danni dovuti al forte vento che ha abbattuto pali elettrici e cartelloni pubblicitari. Diverse le auto danneggiate sulle strade. Fortunatamente non si sono registrati feriti. Complessivamente soltanto questa notte i vigili del fuoco della provincia palermitana hanno effettuato all’incirca una quarantina di interventi, un’altra trentina devono ancora essere completati. Con loro hanno anche operato protezione civile, forestale e forze dell’ordine. Un coordinamento di interventi che è stato provvidenziale per evitare danni ancora peggiori all’ecosistema naturalistico del territorio.