“Il cronoprogramma di realizzazione dell’opera, con la previsione che il progetto esecutivo è approvato entro il 31 luglio 2024″. E’ quanto si legge nella bozza del decreto legge sul Ponte sullo stretto di Messina inserita nell’ordine del giorno del pre-Consiglio dei ministri.
Si tratta di 7 articoli. “La concessione ha una durata di trent’anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera”, si legge nella bozza.
Cosa c’è scritto nel decreto
Il Consiglio di amministrazione della Società chiamata a realizzare l’infrastruttura sarà composto da 5 membri, di cui 2 designati dal ministero dell’Economia d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che ricopriranno rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato, un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da Rfi S.p.a. e Anas S.p.a.
“Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede alla vigilanza sull’attività della società” del Ponte sullo Stretto di Messina e “definisce – si sottolinea nella bozza – indirizzi idonei a garantire che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative della medesima sia esercitata una influenza determinante da parte del medesimo Ministero. Per queste funzioni, il Mit si avvale della Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza”.
Ed ancora: “Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti propone al presidente del Consiglio dei Ministri la nomina di un commissario straordinario qualora ne ravvisi la necessità”.
Le parole del Mit
Il ministero dei Trasporti ha poi messo nero su bianco uno schema di Decreto Legge che ieri è stato trattato in sede tecnica al preconsiglio e che approderà in Consiglio dei Ministri.
“E’ nel segno della continuità rispetto a quanto era stato fatto fino al 2012 e poi interrotto dal governo Monti. Si parla, quindi, di una struttura a campata unica. Sarà il ponte sospeso strallato più lungo al mondo: 3,2 chilometri. Si auspica l’inizio dei lavori entro il 2024”, spiega una nota del ministero. Nel decreto, il dicastero di Porta Pia intende riattivare la società Stretto di Messina coinvolgendo le regioni Calabria e Sicilia, Anas e Rfi. Il tutto con un controllo di Mef e Mit che saranno gli azionisti di maggioranza almeno al 51%.
Commenta con Facebook