Scompare una figura centrale della vita di Vincenzo Consolo. E’ morta a Milano, dove viveva, Caterina Pilenga, vedova dello scrittore siciliano. Aveva 90 anni.

Fino all’ultimo ha curato la memoria del marito, scomparso nel 2012, sistemando le carte e i documenti dello scrittore: l’archivio è stato poi acquisito dalla fondazione Arnoldo Mondadori. A quelle carte ha lavorato a lungo Gianni Turchetta che ha poi curato le opere complete dello scrittore per la collana dei Meridiani Mondadori.

Caterina Pilenga era sempre presente alle iniziative pubbliche del marito, al quale era molto legata, e a quelle organizzate dopo la sua scomparsa. Originaria di Urgnano (Bergamo), dove sarà sepolta, Caterina Pilenga aveva conosciuto Consolo a Milano negli anni sessanta.

Alla fine del 1979 la donna fu coinvolta in un’inchiesta sul terrorismo e sul gruppo di Toni Negri. Ma le accuse, che erano secondarie, furono ridimensionate e ridotte a semplici conoscenze con alcuni esponenti dell’area dell’autonomia. In sua difesa si era schierato anche Leonardo Sciascia.

Intanto oggi c’è stato un altro lutto nel mondo della cultura. È morto, all’età di 70 anni, Philippe Daverio. Era ricoverato all’istituto dei Tumori di Milano.
Daverio era uno storico dell’arte, docente, saggista, politico e personaggio televisivo.
Ha ricoperto anche incarichi politici e amministrativi, come assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali nella giunta Formentini del Comune di Milano dal 1993 al 1997; nella giunta del Comune di Salemi come bibliotecario quando sindaco era Vittorio Sgarbi.
È stato anche consulente per la Festa di Santa Rosalia nel 2010, designato dal sindaco Leoluca Orlando (e si è dimesso subito dopo un alterco con alcuni contestatori).
Fino al 2016 ha ricoperto l’incarico di professore ordinario di disegno industriale presso l’Università degli Studi di Palermo.

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