Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 28enne messinese, nei giorni scorsi è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Messina Sud. Nell’ambito di un servizio antidroga, i militari della Stazione di Messina Gazzi hanno effettuato una perquisizione finalizzata alla ricerca di stupefacenti nell’appartamento del giovane, già noto alle forze dell’ordine. All’interno dell’abitazione, i militari hanno trovato e sequestrato 38 grammi di marijuana in parte suddivisa in dosi, occultata in un pensile della cucina, nonché un bilancino di precisione, verosimilmente utilizzato per il confezionamento della droga, e la somma in contanti di 395 euro. Inoltre, nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno trovato e sequestrato appunti attestanti la presumibile attività di spaccio. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. L’intero quantitativo di droga è stato sequestrato ed inviato presso i carabinieri del ris di Messina per le relative analisi di laboratorio.
La piantagione
Un uomo di 57 anni Giovanni Guzzardi è stato arrestato dalla polizia perché in un bunker, ricavato in appezzamento di terreno, nel territorio di Francofonte, nel Siracusano, avrebbe realizzato una piantagione di droga. Gli investigatori, grazie ai cani antidroga, hanno scoperto che dal piatto della doccia del bagno era possibile, grazie ad un montacarichi, raggiungere il locale sotterraneo, trasformato in una serra per la coltivazione di stupefacenti. Nel corso della perquisizione, sono stati trovati lampade, un impianto di irrigazione, di ventilazione, oltre ad una area destinata all’essicazione ed al confezionamento della droga. Sono stati rintracciate 119 piante per un peso di 52 kg, 6 buste di marijuana pari a 4,4 kg, 4 buste con residuo attivo di marijuana pari a 13,7 kg e 135 semi di erba. Come disposto dal giudice, e su richiesta del difensore dell’indagato, l’avvocato Junio Celesti, l’uomo è stato posto ai domiciliari e nelle motivazioni della decisione è indicato che il 57enne, seppur con precedenti penali, non si è mai reso responsabile di evasione
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