Il Csa sarà presente alla manifestazione indetta da Cateno De Luca

Domani la marcia per le ex Province a Messina, “Serve sinergia tra governo nazionale e regionale”

“Il sindacato Csa – Fiadel di Messina con la segreteria regionale Sicilia aderiscono e partecipano alla manifestazione che si terrà domani a Messina annunciata dal sindaco Cateno De Luca”, lo dichiara il segretario Giuseppe Badagliacca.

“Non si riesce a intravedere la luce in fondo al tunnel in cui sono finite le ex Province regionali siciliane e dentro il quale si stanno perdendo milioni di euro di progetti ed il futuro di centinaia di lavoratori sia di ruolo che precari. – aggiunge Badagliacca – Come sindacato Csa abbiamo da sempre, spesso in solitudine, seguito la vertenza dal nascere, promuovendo manifestazioni e cercando di attirare l’attenzione della politica nazionale e regionale al fine di evitare quello che di fatto è accaduto.

Bisogna assumere una posizione forte che crei la sinergia tra governo nazionale e regionale per evitare che a continuare a pagarne siano i lavoratori e la mancanza di servizi di manutenzione nelle scuole, strade e in quello che è di competenza delle ex province, proprio per questo auspichiamo anche la partecipazione delle scuole”.

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“Riteniamo di non poter mancare – dichiara Santino Paladino – come organizzazione sindacale che è sempre stata in prima linea in questa vicenda, ad un appuntamento che vede coinvolti, com’era auspicabile, i rappresentanti del territorio che sono i primi a dover far sentire la propria voce per l’impossibilità della ex provincia di erogare gli importanti servizi di cui è sempre depositaria”.

Alla marcia saranno presenti con il CSA i lavoratori che svolgono il servizio di assistenza e trasporto per gli studenti disabili che frequentano le scuole medie superiori e anche i lavoratori ASU della Città Metropolitana di Messina – dichiara ancora Clara Crocé. Parteciperanno per rivendicare un contratto di lavoro e la fuoriuscita, visto che le condizioni attuali della ex Provincia non consentono la stabilizzazione dei precari”.

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