La commissione “Garanzia Sciopero” giudica idoneo l’accordo siglato da Caronte&Tourist Isole Minori e i sindacati. Un passaggio che ovviamente soddisfa la stessa società di trasporti via mare che fa un plauso all’organismo per la “rapidità” e l’apprezzamento espresso.
L’iter avviato dal 4 maggio scorso
Lo scorso 4 maggio Caronte & Tourist Isole Minori aveva trasmesso alla commissione di “Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali” l’accordo sottoscritto il 30 aprile scorso con le organizzazioni sindacali in materia di diritto allo sciopero nei trasporti marittimi da e per le isole minori della Sicilia. Avevano firmato questo accordo Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Uslac-Uncdim e, in tavolo separato, anche Federmar-Cisal e Ugl Mare e Porti. Giunge adesso notizia che la Commissione, in prima lettura e non ritenendo necessario alcun approfondimento, ha valutato idoneo l’accordo disponendo la notifica della propria delibera a C&T Isole Minori, alle organizzazioni sindacali firmatarie, alle associazioni dei consumatori e a tutti gli altri soggetti indicati dalla legge numero 146/1990.
“Accordo che garantisce “realizzazione del sistema di garanzie”
Per la Commissione gli accordi “assicurano una efficace realizzazione del sistema di garanzie” previsto dalla legge n°146/1990 e dalla successiva legge n°83/2000. Apprezzati in particolare il principio della “rarefazione” (l’obbligo cioè di rispettare un intervallo minimo di 10 giorni tra uno sciopero e quello successivo); la “puntuale regolamentazione” in materia di procedure di raffreddamento e conciliazione; i criteri individuati per garantire insieme “l’esercizio del diritto di sciopero e i diritti costituzionali degli utenti”; la tabella dei servizi minimi garantiti in caso di astensione dal lavoro.
Nell’ottobre scorso altro accordo contro discriminazioni di genere
Il Gruppo Caronte & Tourist e i sindacati confederali e di categoria avevano siglato anche nell’ottobre scorso a Palermo un verbale di accordo per introdurre e sperimentare in azienda ulteriori “buone prassi” contro le discriminazioni di genere. È il primo accordo di questo genere che è stato siglato in Sicilia tra una grande azienda privata e il sindacato, figlio di un’idea che aveva cominciato a farsi largo quasi due anni prima.
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