“Approvate il Salva Messina o mi dimetto”, è questo, in estrema sintesi, il messaggio che ha voluto inoltrare il sindaco di Messina Cateno De Luca ai 32 consiglieri comunale dello Stretto. Si tratta di un documento importante per le finanze della città, che potrebbe consentire di uscire dall’attuale di situazione di predissesto entro dicembre 2022 con ben undici 11 di anticipo rispetto a quanto programmato nel rimodulato PRFP 2014-2033 approvato dal consiglio comunale in precedenza.
Entro il 9 gennaio i consiglieri saranno chiamati ad apportare le modifiche al Salva Messina che in seguito sarà presentato in Consiglio. In caso di bocciatura, ha annunciato, De Luca in una missiva inviata ai consiglieri, si dimetterà.
Intanto vicinanza al primo cittadino arriva dal Movimento “Liberi Insieme”, ex lista a sostegno dell’attuale sindaco. Nonostante sia venuto meno il sostegno a De Luca da parte del gruppo, le dimissioni vengono considerate “inopportune e pericolose”. Nonostante le “anomalie folkloristiche ed umorali del sistema De Luca”, secondo il movimento quest’amministrazione avrebbe iniziato ed intrapreso un percorso amministrativo e tecnico finanziario comunale e nel comparto delle società partecipate di una certa rilevanza, “che se da un verso si contraddistingue con un caro tributi senza precedenti, dall’altro è giusto osservare che si sta tentando di far pagare anche quell’utenza che ad oggi non risultava neanche nelle anagrafe delle società di servizi preposte”.
Le dimissioni di De Luca secondo i suoi ex sostenitori rischierebbero di dissestare definitivamente le finanze cittadine. “Questo non vuol dire che De Luca sia la ricetta giusta per Messina – dice il movimento – anzi tutt’altro, soprattutto considerata la sua visione limitata ed esclusiva solo a determinati comparti sociali della nostra comunità, ma avere l’obbiettività intellettuale di saper riconoscere, anche per quanto emerso in questo scorcio di legislatura in quel Consiglio Comunale che dovrebbe rappresentare uno spaccato politico e partitico della Città, che oltre a qualche più o meno sostenibile polemica, di concreto quale valida alternativa al modello Cateno De Luca, per lo meno tra le macerie degli avamposti messinesi dei pseudo partiti contemporanei, non ce ne sono”.
“Cane che abbaia non morde – dichiarano i consiglieri di Liberi Insieme – sappiamo bene che questa è l’ottava volta che il sindaco minaccia le proprie dimissioni e che sicuramente nessuno si dimetterà anche perché nessuno ha convenienza a farlo, ma nel dubbio, preannunziamo che siamo già pronti a riscendere in piazza il 10 c.m. per scongiurare le dimissioni del primo cittadino e riproporre la fiaccolata “Cateno resta con noi!”.