Ci sono 4 casi accertati di positività al coronavirus, e 2 dubbi, tra il personale del Covid Hospital “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese.
Si tratta di sei infermieri del reparto di Pneumologia, recentemente trasferito dal nosocomio di Milazzo al presidio ospedaliero di Barcellona Pozzo di Gotto per dare manforte nella lotta al Coronavirus.
Nel pomeriggio si attende l’esito delle contro analisi.
Adesso scatterà la quarantena per quanti sono venuti a contatto con i positivi che hanno subìto il contagio durante il servizio.
Medici e infermieri del Covid Hospital, in molti casi, hanno rinunciato ai contatti con i familiari per salvaguardare la salute dei propri cari.
Intanto ieri l’Asp di Messina ha comunicato di avere eseguito i tamponi in case di riposo e residenze sanitarie assistite della provincia di Messina.
Inoltre, proprio oggi, è scoppiata la polemica sui tamponi dopo l’accertamento di 5 nuovi positivi nel Ragusano.
Tra questi, un’anziana di Vittoria, ospite di una casa di riposo.
Sulla celerità dei test, come accennato, è scoppiata una polemica, al punto che il deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale, ha presentato un’interrogazione parlamentare.
“In Sicilia erano stati autorizzati, inizialmente, solo due laboratori – scrive Dipasquale – abilitati all’esame dei tamponi, uno per l’area orientale e uno per l’area occidentale, presso i Policlinici di Catania e di Palermo. Anche in queste ore, nelle quali le analisi dei tamponi sono state allargate ai laboratori di alcune Aziende Sanitarie Provinciali, si riscontrano ritardi nell’approvvigionamento del reagente, con effetti sulle procedure di analisi e sui tempi degli esiti”.
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