Condannato per violenza sessuale, è stato arrestato dai carabinieri nel Messinese. I militari della Stazione di Patti hanno eseguito, a carico di un 53nne, l’ordine per la carcerazione emesso nei suoi confronti dalla procura di Messina a seguito della condanna a 8 anni e quattro mesi di reclusione.
I militari dell’Arma, ricevuto il provvedimento restrittivo, hanno rintracciato l’uomo presso la propria abitazione. La condanna del 53enne scaturisce da fatti commessi nell’ottobre 2013, quando, mentre era in carcere per altra causa, costrinse un detenuto a subire atti sessuali. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.
Avrebbe abusato di una studentessa universitaria che stava svolgendo il tirocinio per conseguire la laurea. Nei confronti del responsabile del centro a servizio e supporto dei disabili gli agenti della polizia hanno eseguito un’ordinanza ai domiciliari con braccialetto elettronico e la misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionale di gestione del centro.
Le indagini sono scattate dalla denuncia della studentessa che aveva raccontato ai poliziotti del commissariato Libertà di essere stata vittima di approcci molto pesanti, preceduti da atteggiamenti di eccessiva confidenza del tutto inappropriati al contesto di lavoro o comunque di formazione universitaria.
Gli atteggiamenti molesti del responsabile sarebbe stati rivolti anche al personale in servizio nella servizi. L’uomo è accusato di violenza sessuale. Le indagini, dicono gli investigatori, per fortuna non hanno pregiudicato il percorso professionale della studentessa.
I Carabinieri della Stazione di Ispica hanno tratto in arresto nei giorni scorsi un pregiudicato 29enne di origine algerina, coniugato e disoccupato. L’uomo, che si trovava già ristretto in regime di arresti domiciliari nel comune di Ispica, è stato tradotto dai militari presso la Casa circondariale di Ragusa, in ottemperanza ad un ordine di carcerazione emesso il 18 aprile 2023 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. L’arrestato dovrà espiare una pena residua di anni 5 e mesi 6 di reclusione per i reati di sequestro di persona, violenza privata e violenza sessuale, commessi nel giugno 2020 nei confronti di una ragazza marocchina, all’epoca dei fatti 19enne.