Le persone arrestate stamani dalla polizia di Messina nell’operazione ‘Ottavo Cerchio’ con le accuse a vario titolo di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e fittizia intestazione di beni sono Antonino Bonaffini, 46 anni, Giuseppe Micali, 57, Marcello Tavilla, 48,Felice D’Agostino, 62, Pietro Ferrante, 53 anni, Cinzia Fiorentino, 52, Giovanni Fracalanza, 51, Giuseppe Frigione, 44,Giorgio Muscolino, 39, Angelo Parialò, 64, Giancarlo Teresi, 62.
I primi tre sono in carcere gli altri ai domiciliari. Eseguito anche il sequestro preventivo del complesso di beni e di utilità economiche della società Mareblu, formalmente intestato al Tavilla e a Bonaffini.
Tra gli arrestati c’è anche un autista giudiziario in servizio al Tribunale di Messina. L’uomo, a cui sono stati concessi i domiciliari, è accusato di rivelazione di segreti d’ufficio. In cambio di favori a una persona a lui vicina avrebbe dato a uno degli indagati informazioni su indagini in corso e sui movimenti di un magistrato.
Si tratta di Angelo Parialò: secondo l’accusa faceva da intermediario tra l’imprenditore Marcello Tavilla, finito in carcere oggi, e impiegati del Tribunale di Messina incaricati della nomina di amministratori di condominio. Il piano era fare avere l’affidamento degli incarichi a persone vicine a Tavilla e alla sua amante, Cinzia Fiorentino. Un meccanismo che avrebbe poi permesso ai due di beneficiare dell’eventuale assegnazione di lavori di manutenzione degli ascensori nei condomini in favore di una ditta riconducibile alla Fiorentino.
L’autista in cambio avrebbe avuto l’assunzione, in una delle imprese di Tavilla, di un familiare della donna con cui aveva una relazione. L’arrestato svelava inoltre notizie su indagini in corso e sugli spostamenti di magistrati sottoposti a tutela.
Si tratta della seconda vasta operazione per corruzione in pochi giorni in Sicilia. La prima aveva riguardato il Comune di Palermo con 7 arresti fra cui funzionari comunali ed ha causato anche un terremoto politico
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