Non bastano i divieti e le limitazioni imposta dal Governo regionale e nazionale sugli spostamenti a fermare gli attraversamenti non autorizzati dello Stretto di Messina. Nel corso della scorsa notte si è verificato uno sbarco di massa agli imbarcaderi dello Stretto nonostante lo stop dei giorni scorsi. Un flusso incontrollato di macchine ha attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia.
“Qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza”, è lo sfogo del sindaco di Messina Cateno De Luca il quale ha annunciato una diffida contro il Governo nazionale, il Prefetto di Messina, di Reggio Calabria e dei Questori. Il primo cittadino ha anche invitato Musumeci a seguirlo nella protesta. “Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta, non permetterò altri vergognosi esodi”.
Ore convulse sono state quelle della notte appena trascorsa dopo che il Governatore Musumeci ha postato sui social la foto delle auto in fila a Villa San Giovanni pronte per il traghettamento. Musumeci ha chiesto l’intervento del Prefetto di Messina per bloccare gli sbarchi non autorizzati invocando il supporto del governo nazionale. “Noi siciliani non siamo carne da macello”, ha detto.
E a Messina da questa mattina c’è anche l’esercito che esegue controlli da mattina a sera da parte dei militari, secondo quanto prevede una disposizione della questura di Messina, dopo che la prefettura ha disposto rimodulazione dei servizi in corso svolti dal personale militare dell’operazione “Strade sicure”. L’esercito è impegnato anche nelle zone periferiche da Tremestieri fino anche alla riviera nord.
Lo Stretto sarà attraversato solo dai pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto”, ha aggiunto Musumeci.
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