“Ci sono 40 auto bloccate con 80 persone a Villa San Giovanni nel piazzale Anas fermate dalle forze dell’ordine per irregolari dichiarazioni e che stanno bloccando l’arrivo in Sicilia anche delle merci”.
Lo ha detto il sindaco di Messina Cateno De Luca che stamani è tornato agli imbarcaderi della Caronte & Tourist per verificare i controlli delle auto che sbarcano a Messina. Ieri sera il sindaco aveva convocato una giunta straordinaria proprio davanti alla stazione degli arrivi per impedire lo sbarco di qualunque auto privata, come prevede il nuovo Dpcm che consente sullo Stretto solo il traffico merci e di persone autorizzate.
“Ho parlato – prosegue De Luca – con l’assessore e il vicesindaco di Villa San Giovanni che mi hanno confermato la presenza di queste auto ferme che stanno bloccando anche l’accesso delle merci ed è grave che questo accada. Sembra che queste persone non vogliano tornare indietro, e quindi qualcuno dovrà fare qualcosa. Inoltre ora le istituzioni statali si dovranno occupare di queste persone alle quali l’assessore di Villa San Giovanni ha fatto avere già prima assistenza. Il problema come ho detto anche ieri – conclude il sindaco – è che i controlli non funzionano in questo modo queste auto e queste persone che non hanno autorizzazioni valide si devono bloccare prima, non quando arrivano a Villa San Giovanni o a Messina”.
A proposito degli arrivi in Sicilia, che si sono verificati nella notte tra domenica e lunedì, ieri si è consumato uno scontro tra il governatore Musumeci ed il ministro dell’Interno.
“Ancora una volta, con pochi controlli da parte di poche forze dell’ordine – aveva detto ieri Musumeci – sono sbarcati in Sicilia nella notte centinaia di persone. Ho scritto una dura lettera al Ministro dell’Interno. Non possiamo continuare ad essere considerati carne da macello”.
Non si è fatta attendere la risposta del Viminale che ha smentito il governatore.
“Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci – mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l’emergenza – secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant’è che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo”. Così il Viminale ha replicato al governatore siciliano.
Il Viminale ha quindi precisato che “i transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di domenica 22 marzo. La domenica precedente, 15 marzo, il traffico era consistito in circa il doppio di auto e quasi il triplo di passeggeri, rispettivamente 469 e 1384. In particolare, ieri, sono traghettati da Villa San Giovanni a Messina 551 viaggiatori e 239 autovetture. Tutti i viaggiatori – si sottolinea – sono stati controllati prima di salire a bordo. Dei 551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle Forze dell’ordine che giornalmente attraversano lo stretto per motivi di lavoro; i restanti 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate ad effettuare il traghettamento”.
Comunque, ha concluso il Viminale, “nel caso in cui venga individuato un soggetto non autorizzato, questi verrà fermato e denunciato ai sensi dell’articolo 650” del Codice penale.
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