• Il sindaco di Messina Cateno De Luca ospite in studio di Casa Minutella.
  • De Luca ha affrontato il tema della baraccopoli.
  • Il sindaco ha anche annunciato che si candiderà alla presidenza della Regione Siciliana se il centrodestra farà altrettanto con Nello Musumeci.

Ospite della 55ª puntata di Casa Minutella è stato Cateno De Luca, sindaco di Messina, che ha affrontato il tema della baraccapoli.

De Luca ha affermato: «Si tratta di un fenomeno che da quasi 100 anni caratterizza la vergogna di Messina. Ora, dopo l’ordinanza di luglio 2018, si parla finalmente di una legge speciale in discussione al Parlamento nazionale».

E, sulla questione del Commissario, De Luca ha annunciato: «Sarà un disoccupato eccellente della politica messinese: Franco De Domenico. Io non sono interessato perché già, da sindaco, sto ottenendo i risultati. Tuttavia, non mi tirerò indietro se la legge dovesse affidare, in modo naturale, questo ruolo al sindaco. Altrimenti, nominate chi volete: io preferisco un altro soggetto da fare camminare… il tema del risanamento non è più rinviabile».

De Luca ha anche ricordato che le famiglie che vivono nella baraccopoli sono circa 2.100, «di cui 300 già definite in 3 anni, mentre nei 30 anni precedenti ne sono state sistemate 400/500. Per questa legge va ringraziata Matilde Siracusano (deputata di Forza Italia, n.d.r.) e la ministra Mariastella Gelmini che è stata nelle baracche e sta portando la questione al cospetto di Mario Draghi. Questa legge, entro giugno, darà la soluzione finale a questo lebbrosario messinese».

POLITICA REGIONALE

De Luca, poi, a proposito di elezioni regionali, ha detto: «Se questo quadro del centrodestra vuole riproporre Musumeci, io sarò in campo perché la Sicilia non può passare altri cinque anni in queste condizioni pietose. Abbiamo, infatti, assistito a tre anni e mezzo di nulla: non una riforma, non il risanamento economico – finanziario».

«Musumeci non ha bisogno di essere attaccato  – ha proseguito De Luca – fa tutto da solo. Non sa mai niente sui rifiuti, sull’emergenza Covid, anche se è commissario di entrambe. Ma non amministra. Non ha questa vocazione. Io, dove ho amministrato, ho sempre lasciato me stesso. Il tema non è Cateno De Luca. Un sindaco è bravo non solo se amministra bene durante il suo mandato ma se fa una squadra che si occupa delle linee che ha avviato. E, se sarà necessario, avverrà anche a Messina».

E la campagna elettorale? «Sarà molto particolare e diversa, che mi vedrà protagonista in una veste nuova. Non solo comizi e comunicazione politica. Farò tanti concerti per la Sicilia come cantastorie, cantautore. E tra una cantata e l’altra, faremo i nomi dei nemici dell’Isola: Musumeci e i suoi».

PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non è nel PNRR. Il sindaco ha affermato: «Stiamo esaminando questo documento. Se Draghi non ha inserito il ponte neanche nella quota di finanziamento statale, che non sarebbe vincolata ai sei anni, c’è allora un pregiudizio politico nei confronti del meridione, della Sicilia. I parlamentari del Sud dovrebbero prenderne atto e, trasversalmente, modificare questo piano».

Articoli correlati