- Cateno De Luca sindaco di Messina al bivio, dimettersi o non dimettersi, il nodo dovrebbe essere sciolto in giornata
- Ieri in consiglio comunale è stata bocciata la mozione di fiducia presentata dal consigliere Nello Pergolizzi
- De Luca era assente in consiglio ma ha commentato il voto, dando appuntamento ad oggi e definendo chiusa questa fase amministrativa
- La zona rossa e l’ultra lockdown delle settimane scorse all’origine dello strappo
Cateno De Luca oggi dovrà sciogliere il nodo sulle sue dimissioni
Dimissioni o non dimissioni, il bivio in cui Cateno De Luca stesso si è posto ha le ore contate. Sarò lo stesso primo cittadino a doverlo sciogliere entro la mezzanotte di oggi decidendo se confermare le dimissioni annunciate dopo le polemiche e gli attacchi subiti all’indomani della sua super stretta sulla zona rossa a Messina, oppure se iniziare una nuova fase amministrativa con un consiglio comunale che certamente non ha dalla sua parte.
Dimissioni Cateno De Luca, il consiglio comunale ha bocciato la mozione di fiducia
La mozione di fiducia proposta dal consigliere Nello Pergolizzi che ha chiesto al consiglio di esprimere una sorta di fiducia al primo cittadino che di fatto ha ingaggiato una battaglia contro il direttore dell’Asp di Messina ma anche e soprattutto con i vertici del Governo regionale, è stata bocciata con sedici voti contrari, solo sei i favorevoli. Sindaco assente ed in aula solo ventidue consiglieri.
Ma De Luca assente lo è stato ben poco almeno sulla sua pagina fb dove ha commentato il voto in consiglio comunale e ancor prima dando appuntamento ad oggi per fare il punto sulla situazione e per un’ultima giunta comunale che dovrebbe chiudere “questa fase amministrativa”.
“Si chiude una fase politica amministrativa! – scriveva proprio ieri De Luca – Domani sera, al mio rientro, ne parleremo alle ore 20:30 in diretta sulla pagina De Luca Sindaco di Messina Stamattina alle ore 5:00 ho messo questo messaggio sul gruppo degli assessori e partecipate:
‘Gli assessori, il segretario generale, il direttore generale ed I componenti dei cda delle partecipate sono invitati a partecipare, giovedì 4 febbraio alle ore 22:30, nel salone della bandiere al saluto di commiato di questa fase amministrativa. Rimane fissata alle ore 21:30 l’ultima giunta di questa fase amministrativa. Si raccomanda la puntualità. Grazie per il lavoro che avete svolto per la nostra città. Un caro saluto’
Ringrazio i cinque consiglieri comunali che hanno votato a favore del Sindaco De Luca: Nello Pergolizzi – Salvatore Serra – Serena Giannetto – Alessandro De LEO e Francesco Cipolla.
Ringrazio i 16 consiglieri comunali che hanno votato apertamente contro il Sindaco De Luca compreso il presidente del consiglio comunale che, per la prima volta, ha votato senza astenersi come aveva sempre fatto (tranne delibera liquidazione ATM) per prassi perché evidentemente aveva la necessità di manifestare platealmente il suo disprezzo nei miei confronti già corroborato dalla persistente violazione delle regole e delle leggi che disciplinano il rapporto tra giunta e consiglio comunale. (Per mero errore Giovanni Caruso risulta astenuto mentre ha votato contro) Mi vergogno per l’odierna assenza al momento del voto di ben 10 consiglieri consiglieri comunali che hanno preferito non mostrare alla città le proprie reali intenzioni. Non trovo aggettivi per qualificare il comportamento dei consiglieri comunali Libero Gioveni che, dopo aver spalato fango in aula, non ha avuto la correttezza di votare contro il Sindaco De Luca ma il primo ha votato a favore”.
Prima di mezzanotte il sindaco dovrà quindi decidere se ritirare le dimissioni o mantenere quella lettera e aprire una nuova fase, quella che porta al commissariamento ed a nuove elezioni.
Due le strade: la possibilità di continuare e concludere il mandato a scadenza naturale sapendo di non avere sempre una maggioranza in aula sui provvedimenti o andare ad elezioni che potrebbero portarlo ad una vittoria con una sua maggioranza.
All’origine dello strappo, l’ultra lockdown di Messina e gli attacchi al Governo
Il sindaco della città dello Stretto aveva disposto la chiusura della sua città ben oltre quanto avvenuto a marzo 2020. Da qui il botta e risposta con il Governo. “La crescita del contagio nella città di Messina preoccupa e, per questo motivo, da oggi è in vigore l’ordinanza del presidente Musumeci che aumenta le restrizioni e pone ai massimi livelli l’attenzione per arginare la diffusione della pandemia tra i cittadini messinesi. Non si può, invece, condividere il successivo provvedimento del sindaco peloritano che, a prescindere da ogni valutazione di natura giuridica, vieterebbe dal 15 gennaio le attività essenziali, a cominciare dalla vendita di generi alimentari. Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale. Confidiamo pertanto in un provvedimento di rettifica” così aveva risposto Razza al provvedimento del primo cittadino.
“Ho dato mandato ai miei legali di denunciare l’assessore Ruggero Razza e il presidente Nello Musumeci per la diffusione di pandemia colposa a Messina, perché con i loro comportamenti omissivi e con l’obiettivo di salvaguardare il manager dell’Asp di Messina, hanno causato un aumento esponenziale dei positivi in città. In queste settimane da ottobre a gennaio non hanno tra l’altro aumentato i posti letto in terapia intensiva per il Covid a Messina e provincia” aveva detto il sindaco di Messina, Cateno De Luca, in una sua diretta Facebook.
“Non funzionando – aveva aggiunto – difatti il servizio dell’Asp per la raccolta dei rifiuti Covid, molti li hanno buttati nella spazzatura comune contribuendo all’aumento della pandemia”.
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