L’Associazione Nazionale Magistrati stigmatizza “con forza e fermo disappunto i gravi attacchi e le incresciose strumentalizzazioni, posti in essere da tempo e senza soluzione di continuità, dal neoeletto rappresentante delle istituzioni siciliane, Cateno De Luca, ai danni della funzione giudiziaria e, indiscriminatamente, ai danni dei magistrati messinesi titolari o assegnatari dei procedimenti che lo riguardano”.
E in una nota esprime “solidarietà e vicinanza alla magistratura messinese, vittima di queste aggressioni, la quale continuerà ad esercitare le proprie funzioni in silenzio, soggetta solo alla legge, libera, con rigore e serenità”.
Quelli di De Luca sono “attacchi smodati, al di fuori di ogni limite di continenza, sferrati in ogni sede, anche non giudiziaria e in costanza dei processi che lo riguardano, nonché al di fuori degli strumenti previsti per legge per contestare i provvedimenti dell’Autorità giudiziaria e del tutto al di fuori degli argini all’esercizio del diritto di difesa e di libertà di manifestazione del pensiero”. Sì tratta, spiega ancora l’Anm, di “attacchi concretizzati attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione, anche social network, con massima enfasi mediatica, in assoluto spregio della funzione giudiziaria e con grave pregiudizio della immagine di terzietà dei magistrati che sono o potrebbero essere chiamati a pronunciarsi sui fatti a lui contestati”.