Non accenna a placarsi la polemica tra il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava e la trasmissione “Le Iene” che ieri sera ha messo in onda un servizio sulla vicenda dell’attentato all’ex presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci. Il servizio a cura di Gaetano Pecoraro, che ricostruisce la vicenda Antoci, c’è anche un’intervista a Fava che con la commissione da lui presieduta ha avanzato “anomalie” su quanto accaduto ad Antoci. Un’intervista che nelle dinamiche e modalità non è piaciuta allo stesso che prontamente aveva consegnato l’audio alla Procura di Ragusa prima ancora della messa in onda.
Oggi il commento di Fava: “Non sarà questa operazione de ‘Le Iene’ sul caso Antoci, istruttiva soprattutto per ciò che tace e omette (sulla relazione, sugli 84 minuti di intervista al sottoscritto, sui fatti ricostruiti, sui documenti acquisiti) che distoglierà la Commissione antimafia dell’Ars dal suo compito istituzionale: cercare e pretendere la verità, qualunque essa sia” dice.
Dello stesso avviso anche l’Arci Sicilia: “Per oltre cinque mesi la Commissione Antimafia dell’ARS presieduta da Claudio Fava ha svolto un lavoro rigoroso nel tentativo di chiarire l’effettiva portata dell’attentato al presidente del Parco dei Nebrodi Antoci. Oltre cinque mesi di audizioni, letture di verbali, riscontri, pareri e consulenze riassunte in 105 pagine chiarissime e lineari”. A dichiararlo in una nota è Dario Pruiti, responsabile area legalità dell’Arci Sicilia.
“È certo – aggiunge Pruiti – che un lavoro simile (senza precedenti nella storia istituzionale della Regione) ha avuto il merito di ricercare la verità in una vicenda grave e dai contorni tragicamente oscuri. Assistere alla delegittimazione pubblica di questo lavoro ad opera di un giornalismo sensazionalistico che punta più alla costruzione artata dello scandalo che alla verità ci preoccupa. Il servizio delle Iene, andato in onda sui canali Mediaset, ci appare costruito con questo scopo e, per questa ragione, riteniamo di dover esprimere solidarietà alla Commissione Antimafia dell’Ars e al suo presidente. Se tentativo di mascariamento c’è stato questo è quello maldestramente costruito ai danni di Claudio Fava che siamo certi non si lascerà intimidire o scoraggiare da questa brutta pagina di giornalismo italiano”.