“Noi di Fratelli d’Italia condividiamo in pieno e concretamente l’appello lanciato dal Comitato dei genitori dei pazienti della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars, aggiungendo.
“Per primi abbiamo presentato già da tempo una mozione per sollecitarne il mantenimento e la nostra posizione in tal senso è stata più volte ribadita in Commissione Sanità dai nostri rappresentanti Pino Galluzzo e Giuseppe Zitelli. Quel reparto dell’ospedale San Vincenzo garantisce cure altamente professionali a numerosi piccoli pazienti, non solo della Sicilia ma pure della confinante Calabria. Ribadirò in conferenza dei capigruppo la richiesta di calendarizzazione urgente della nostra mozione che ha l’obiettivo dichiarato di ottenere una deroga per consentire alla Sicilia di potere avere due Cardiochirurgie pediatriche, tutelando così il sacrosanto diritto alla salute di migliaia di bambini”.
Chiesto il mese scorso un tavolo tecnico con la Regione
Perchè avere soltanto un centro di eccellenza per salvare la vita a tanti bambini siciliani quando se ne potrebbero avere due, costringendo le famiglie a dei sacrifici incredibili per spostarsi da una parte all’altra dell’Isola? Se lo chiedono quelli del coordinamento per la Regione Siciliana dell’associazione Le Partite Iva, rappresentato da Maria Francesca Briganti, che chiede da tempo di poter concordare il prima possibile alla Regione una data per un tavolo tecnico con le istituzioni per parlare di quello che sarà il futuro, se ci sarà, del centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, a concreto rischio di chiusura.
La vicenda
Una vicenda complessa, quella del centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, istituito nel 2010 proprio grazie alla collaborazione con il Bambino Gesù e sotto la sua diretta gestione. Con gli anni il Centro è diventato un centro di riferimento, anche per i pazienti da fuori Regione. Nel 2016 la responsabilità gestionale e sanitaria del Centro è passata alla Asp di Messina, ma al Bambino Gesù è affidata l’attività di consulenza e formazione continua sull’alta complessità con il distacco dei primari dell’Ospedale.
Ad ogni scadenza di proroga, si discute del suo futuro. Che oggi appare più a rischio che mai, se non addirittura segnato. Doveva chiudere i battenti il 31 gennaio, ma l’intervento della Regione, con il testa il presidente Renato Schifani, ha scongiurato per ora il peggio almeno fino al 31 luglio, ma dopo?
Il decreto Balduzzi
Il nodo riguarda il decreto Balduzzi, risalente ormai a più di 10 anni fa, che autorizza una sola Cardiochirurgia pediatrica ogni 5 milioni di abitanti. Dunque, con l’apertura di quella del Civico a Palermo, quella di Taormina sarebbe di troppo.
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