“Nell’isola di Alicudi ci sono 100 abitanti e 600 capre. E il sindaco Riccardo Gullo per risolvere quello che lui definisce un problema cosa fa? Decide di ridurre il numero delle capre presenti sull’Isola regalandole fino a un numero di cinquanta alla volta agli allevatori aprendo per questi stupendi animali anche la possibilità per il macello e questo per gli animalisti è inaccettabile”. Lo afferma una nota dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente criticando la decisione del primo cittadino di regalare le capre dell’isola, che sono sei volte il numero degli abitanti di Alicudi.
Il caso capre ad Alicudi
“È una follia, anziché provvedere a sterilizzare le capre e a chiederne il riconoscimento come animale autoctono da proteggere all’Unione Europea questo sindaco che fa? Regala le capre agli allevatori e lo chiama pure provvedimento soft”, aggiunge la nota. “Noi non possiamo accettare questo esodo di massa delle capre dall’isola con il rischio che anche altre isole lo seguano in questa folle decisione- scrivono gli animalisti di Aidaa- l’eradicare senza alcun motivo le capre dal loro territorio è a nostro avviso un reato di maltrattamento di animale, in questi giorni cercheremo di far cambiare idea al sindaco , se non lo farà siamo pronti a diffidarlo e poi anche se è il caso a denunciarlo”.
Come ottenere le capre
La settimana scorsa la Regione Siciliana ha pubblicato un avviso per regalare la capre. Il bando è rivolto agli allevatori in regola con le necessarie autorizzazioni a cui possono essere date al massimo 50 capre l’uno se le richieste saranno molte, se invece saranno poche potranno riceverne anche di più. Prima dello spostamento, dovranno essere prese, messe in recinti e visitate da veterinari per controllarne lo stato di salute. Le richieste potranno essere effettuate entro il prossimo 10 aprile e il trasporto sarà del tutto a carico degli allevatori. Una decisione che ha scatenato però tantissime polemiche.
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