Momenti di tensione all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove un 23enne originario di Menfi ha dato in escandescenze pretendendo di accedere con la forza al reparto di Ginecologia e Ostetricia. Il giovane, nonostante il fermo diniego da parte del personale sanitario, ha iniziato a inveire verbalmente contro medici e infermieri per poi sfogare la sua rabbia sulla porta d’ingresso dell’unità operativa, mandandone in frantumi la vetrata.

Intervento della polizia

Sul posto sono intervenute le volanti della polizia che hanno sedato gli animi, identificato il responsabile e sporto denuncia nei suoi confronti. L’accesso abusivo ai locali ospedalieri e i danni provocati costeranno probabilmente cari al 23enne menfitano, che ora rischia una condanna per interruzione di pubblico servizio e danneggiamento.

Aggressione al pronto soccorso del Policlinico di Messina

Un infermiere è stato selvaggiamente picchiato da un gruppo di familiari di una paziente. L’episodio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì durante il turno di lavoro della vittima che è stata presa a calci e pugni al volto da alcuni parenti di una donna già visitata e stabilizzata dai medici del pronto soccorso.

Ricostruzione dell’Incidente

Secondo una prima ricostruzione, i familiari della paziente, una donna in condizioni di fragilità, erano fin da subito apparsi agitati e avrebbero preteso le dimissioni della loro congiunta nonostante questa necessitasse di ulteriori accertamenti clinici prima di poter lasciare il nosocomio. Al rifiuto dei sanitari di dimettere immediatamente la donna, i parenti avevano iniziato a inveire verbalmente contro l’infermiere di turno, nonostante i ripetuti inviti ad attendere in sala d’attesa, per poi passare alle violenze fisiche nel momento in cui il professionista stava consegnando della documentazione riguardante la paziente.

L’operatore sanitario, soccorso dai colleghi, ha riportato vari traumi al volto e al capo tanto da richiedere 25 giorni di prognosi. Ferito lievemente anche un addetto alla sicurezza accorso in aiuto dell’infermiere, con una prognosi di 6 giorni per una lesione alla mano. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno raccolto le prime testimonianze ed acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nel pronto soccorso al fine di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti ed identificare i responsabili del vile gesto.

Reazione della Direzione Ospedaliera

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Giorgio Giulio Santonocito, ha espresso la propria solidarietà e vicinanza all’infermiere aggredito, condannando fermamente l’accaduto. Il manager ha colto l’occasione per ribadire l’impegno della struttura nel potenziare i sistemi di sicurezza a tutela di pazienti e lavoratori. Oltre alle telecamere, infatti, il pronto soccorso verrà presto dotato di speciali pulsanti antiaggressione in grado di mettere rapidamente in contatto il personale con la centrale di vigilanza interna. Per contrastare il crescente fenomeno della violenza ai danni degli operatori sanitari, il direttore Santonocito ha inoltre annunciato di aver sporto denuncia contro ignoti alle autorità giudiziarie “per perseguire con fermezza i responsabili dell’aggressione e dell’interruzione di pubblico servizio”.

Articoli correlati