La procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha disposto per giovedì l’autopsia sul corpo di Jad, il bambino di 4 mesi deceduto per un’emorragia celebrale al Policlinico di Messina dove è stato operato dopo essere caduto nella sua abitazione a Barcellona Pozzo di Gotto.
Due medici ed un infermiere iscritti nel registro degli indagati
Due medici e un infermiere dell’ospedale Fogliani di Milazzo sono stati iscritti nel registro degli indagati nel fascicolo aperto per omicidio colposo come atto dovuto per compiere l’esame medico legale come incidente probatorio. Il bimbo era stato portato in un primo tempo all’ospedale di Milazzo ma subito era stato dimesso.
Tornato a casa le sue condizioni si erano aggravate e i familiari lo avevano riportato in ospedale e da qui è stato trasportato al Policlinico di Messina dove, dopo una risonanza, si era riscontrata un’emorragia celebrale per la quale poi Jad è stato operato. I legali della famiglia, Giorgio Leotti e Giulio Lima, hanno presentato un esposto per capire se ci siano state negligenze nella gestione dei soccorsi e dell’assistenza. I due legali hanno già nominato il dottor Antonio Messina, medico legale di parte.
Morto al Policlinico di Messina
Il piccolo è deceduto al Policlinico di Messina dove era stato trasportato d’urgenza dall’ospedale di Milazzo dove era giunto trasportato dai genitori che vivono a Barcellona Pozzo di Gotto.
La sequenza degli eventi che fino ad ora sembra la più probabile è assolutamente drammatica. prima la caduta del bimbo dalle braccia di un parente prossimo, poi la corsa dei genitori all’ospedale Fogliani di Milazzo. Qui il bambino sembrava riprendersi e, a sentire il racconto della famiglia, i genitori venivano rassicurati sulle sue condizioni. Dopo alcuni controlli il bambino veniva dimesso.
In seguito l’aggravamento improvviso e la corsa di nuovo verso il medesimo ospedale ma stavolta i medici decidevano per il trasferimento d’urgenza al Policlinico di Messina dove una risonanza magnetica mostrava un grande ematoma cerebrale. Immediato il trasferimento in sala operatoria per un intervento d’urgenza alla testa. Un tentativo di decompressione per liberare il cervello dall’ematoma esteso causato dal trauma cranico. Ma ormai era troppo tardi
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