I carabinieri del comando provinciale di Messina, nel corso della settimana, hanno svolto un servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio, impiegando il personale del nucleo Radiomobile, nell’intento di garantire incisivi accertamenti sulle bici a pedalata assistita che, modificate nelle caratteristiche tecniche, finiscono per diventare dei veri e propri scooter.
Sequestrati 10 biciclette elettriche
Nel corso dei servizi avviati in città dai militari dell’Arma. Sono stati controllati 138 velocipedi e si è accertato che 10 erano stati modificati in modo da consentire di superare il limite di velocità ed evitare di pedalare mantenendo una velocità superiore ai 6 km/h.
Diverse modifiche
Le diverse modifiche sui limiti di velocità – ottenute agendo sul computer di bordo o ricorrendo a tutorial – se da un lato finiscono per conferire alle biciclette elettriche perfomance analoghe a quelle degli scooter, dall’altro li fanno uscire dalla categoria dei velocipedi per farli rientrare in quella dei ciclomotori a propulsione elettrica di cui ne assumono le caratteristiche.
Pertanto, al termine delle verifiche tecniche, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro i 10 veicoli, in prospettiva della successiva confisca, ed i conducenti sono stati sanzionati per guida senza patente (ai sensi dell’articolo 116 codice della strada), per guida senza indossare il casco (articolo 171 codice della strada.) nonché per l’assenza di assicurazione sulla responsabilità civile (articolo 193) e per la circolazione di veicoli che non risultino immatricolati e targati (articolo 97).
I requisiti per essere considerati velocipedi
Di questi mezzi si occupa l’articolo 50 del codice della strada che disciplina la categoria dei “velocipedi”, evidenziandone la ridotta capacità di spinta e l’ausilio alla propulsione determinata dalla pedalata.
Per essere considerati tali si richiede una potenza di 0,25 kw ed una velocità che viene ridotta o interrotta quando il ciclista raggiunge i 25km/h o prima, se il ciclista smette di pedalare. I velocipedi a pedalata assistita possono essere dotati di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità il veicolo non superi i 6 km /h. e, a differenza dei motocicli, sono privi di immatricolazione ed i conducenti sono esentati dall’obbligo della sottoscrizione di un’assicurazione sulla responsabilità civile, dall’indossare il casco, dal possesso di una patente di guida e dall’aver raggiunto un’età minima per la conduzione dei predetti veicoli.
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