L’unica baracca rimasta post terremoto del 1908 a Messina diventerà un museo. Lo si apprende dalla visita del ministro del Sud Mara Carfagna che è stata oggi in città per la demolizione della baraccopoli nella città dello Stretto e che è stata accolta da Pinella Scimone e dalla madre Letteria Donato. Le due signore hanno abitato la baracca.
“Tre generazioni hanno vissuto qui”
Racconta Pinella Scimone “I nonni di mia mamma hanno avuto l’assegnazione di questa baracca dopo il terremoto del 1908 e tre generazioni hanno vissuto in questo ambiente. Poi alcuni parenti sono morti e i figli dei bisnonni sono andati in America e Argentina. L’ultima che ha abitato qui è stata mia zia Lisa”.
“Trovo giusto non perdere la memoria di quello che è stato”
Ed ha continuato: “Mio padre lo ha comunque custodito questo alloggio anche se non vi ha abitato nessuno da 26 anni. Siamo molto orgogliosi il ministro ha detto che si realizzerà qui un museo e lo trovo giusto per non perdere la memoria di quello che è stato”.
La visita del ministro
“Ci tengo moltissimo a essere qui a Messina, ho voluto essere nuovamente qui a distanza di mesi perché penso che la vicenda di Messina abbia un valore simbolico per due ragioni. Messina è il simbolo di un modello di governance efficiente. Lo Stato decide, stanza le risorse, il suo rappresentante sul territorio, il prefetto di Stani e la politica attraverso il sindaco Cateno De Luca che realizza quanto si deve fare”. A dirlo il ministro per il Sud Mara Carfagna, in Prefettura a Messina, prima dell’avvio del programma di demolizione delle baraccopoli dopo oltre 100 anni.
“Devo dire – prosegue Carfagna – che sono stati tutti bravissimi perché in soli pochi mesi hanno messo su un sistema efficiente che porterà presto è sta già portando alle prime demolizioni e ai primi ricollocamenti degli abitanti”.
PNRR, 82 mld al Sud per sviluppo
“Le vergogna della baraccopoli a Messina e delle tante altre vergogne che affliggono il nostro Mezzogiorno. I collegamenti che mancano, le stazioni ottocentesche, gli asili nido che sono carenti. Di tutto questo ci stiamo occupando e abbiamo avviato un lavoro in questa direzione con grande determinazione”, ha detto Mara Carfagna dopo il via ai lavori di chiusura e di bonifica della baraccopoli storica di Messina.
“E’ un progetto di sviluppo per il Sud – prosegue Carfagna – che stanzierà nei prossimi cinque anni 82 miliardi di euro del Pnrr oltre ai fondi strutturali europei. Se questi soldi verranno spesi bene e, come ricorda il Presidente Draghi onestamente, avremo un Sud più connesso, più moderno e soprattutto con servizi e diritti uguali per tutti”.
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