Il primo dei 22 nuovi treni ibridi “Blues” acquistati dalla Regione Siciliana ha varcato ieri notte lo Stretto giungendo a Messina, dove inizieranno alcuni test prima della messa in esercizio per i viaggiatori. Ad accogliere il convoglio l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone, assieme ai tecnici di Trenitalia e Hitachi.
Il treno hybrid “Blues”diesel-elettrico
Il Blues viaggia con motori diesel su linee non elettrificate, con pantografo sulle linee elettrificate. Una tecnologia ibrida di nuova generazione che si traduce in migliori prestazioni, in una riduzione del consumo di carburante e in una forte riduzione in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Il primo treno ibrido di Trenitalia è stato progettato e costruito attorno alle esigenze dei passeggeri, con un’impronta sostenibile. Dalla scelta dei materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alle ampie superfici vetrate, con finestrini di lunghezza maggiorata; fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici, che in Sicilia viaggiano gratis. Il treno è, inoltre, dotato di un sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati. “Cinque anni fa – ha ricordato l’assessore – non vi era alcuna prospettiva per il trasporto ferroviario in Sicilia, parlare di utilizzo dei treni era quasi umoristico. Oggi abbiamo già in funzione ben 24 nuovi treni elettrici “Pop” a cui si aggiunge da ieri notte la nuova tranche di treni hybrid “Blues”diesel-elettrico voluti dalla Regione con un investimento di oltre 300 milioni di euro.
“Rinnovato il materiale rotabile della Sicilia”
Il treno era stato svelato anche a Palermo nell’aprile scorso. La locomotiva di Trenitalia sarà il primo mezzo ibrido a percorrere le rotaie siciliane. La Regione ne ha acquistati 22 su un totale di 110 mezzi distribuiti in tutta Italia. tempi. “Avevamo detto – dice Falcone – che avremmo rinnovato il materiale rotabile della Sicilia è così è stato: la nostra Regione ha adesso una flotta fra le più giovani d’Italia con una cinquantina di treni nuovi di zecca. Abbiamo voluto i “Blues” per migliorare il servizio anche sulle tratte più disagiate come quelle non elettrificate del Trapanese o del Ragusano. Useremo lì – conclude Falcone – questi moderni treni, per alzare gli standard malgrado i binari siano fermi a cinquant’anni fa”.
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