Messina

Serra professionale di cannabis in un’abitazione ad Alì Terme, scatta l’arresto

Ad Alì Terme, in provincia di Messina, un uomo di 49 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo aveva allestito una serra professionale all’interno della sua abitazione per la coltivazione di piante di cannabis.

Perquisizione e sequestro di 15 piante

Nella serata del 16 ottobre, a seguito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della locale Stazione, è stata eseguita una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo. All’interno, i militari hanno rinvenuto 15 piante di cannabis, di altezza variabile tra 50 centimetri e un metro e mezzo, coltivate in vasi di terracotta all’interno di una serra artigianale.

Attrezzatura professionale per la coltivazione

La serra, situata in una stanza dell’abitazione, era dotata di un sistema di areazione, illuminazione e irrigazione specificamente progettato per la coltivazione di cannabis. Nelle vicinanze della serra, sono stati inoltre sequestrati fertilizzanti. Le piante di cannabis sequestrate sono state inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio dell’Autorità Giudiziaria.

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Perquisizioni in garage e appartamento

L’attività di controllo, coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima, ha visto impegnati il Reparto Prevenzione Crimine, le unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, la Squadra Mobile e il Reparto Mobile, unitamente alla Polizia Locale.

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La capillare perlustrazione del territorio ha consentito di scovare un garage pieno di armi e munizioni, nascoste, per non destare particolari sospetti, tra mobili, suppellettili e oggetti vari accatastati all’interno del box. Ma il mini arsenale non è sfuggito ai poliziotti che hanno trovato un kalashnikov, una pistola calibro 9×21 con matricola abrasa, quattro caricatori calibro 7,62 con 45 proiettili, altri due caricatori 7,62 vuoti, nove caricatori di vario calibro, anch’essi privi di proiettili, e ben 337 cartucce sfuse di vario calibro.

L’attenzione degli agenti della Polizia di Stato sul garage è stata sollecitata dal cane antidroga Ares che ha segnalato la presenza di sostanza stupefacente. L’infallibile fiuto di Ares ha permesso di trovare quattro buste di marijuana di circa 900 grammi, materiale per la pesatura e il confezionamento della droga, oltre a passamontagna e radioline ricetrasmittenti, oggetti, questi, evidentemente utilizzati per nascondere il viso e per comunicare in circostanze di eventi delittuosi.

I poliziotti hanno verificato che il garage si trovava nella disponibilità di un noto pregiudicato catanese di 30 anni che è stato arrestato. L’uomo è risultato residente in un appartamento adiacente al box e, per questa ragione, la perquisizione è stata estesa anche alla sua abitazione, dove sono stati rinvenuti, nascosti in un sottofondo creato all’interno di un mobile della cucina, la somma di 620 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio, e 22 cartucce dello stesso calibro di quelle rinvenute all’interno del garage, a dimostrazione di come le armi da fuoco e la droga trovata nel box si trovassero nella disponibilità dell’arrestato.

Armi e droga sequestrate

Quanto ritrovato in casa e in garage è stato sottoposto a sequestro e le armi con le relative munizioni inviate al Gabinetto regionale di Polizia Scientifica per accertare se siano state utilizzate per commettere fatti sangue.

Dopo gli adempimenti di rito, il pregiudicato catanese è stato condotto in carcere, su disposizione del PM di turno, in attesa dell’udienza di convalida.

 

 

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