Non c’è pace per il calcio dilettantistico siciliano. Ancora una volta il racconto sportivo lascia spazio alla cronaca. E dopo quanto successo a Villarosa con l’aggressione al giovane arbitro palermitano David Bartolotta, inseguito più volte, strattonato e fatto cadere a terra, episodi simili sono accaduti nel campionato di Terza Categoria del Messinese. Due le partite funestate da episodi di violenza.
Colpisce l’arbitro dopo la partita, calciatore squalificato per 2 anni e mezzo
Il primo nell’incontro tra Asd Sara ed Sc Sicilia vinto dagli ospiti col punteggio di 1-0 con una rete in pieno recupero nel match tra settima ed ottava forza del girone A della Terza Categoria messinese. Vittima della incontrollata (ed ingiustificata) violenza il giovane direttore di gara. Valerio Gianmaria Andronico, della sezione di Messina, è stato costretto a fuggire al pronto soccorso dopo l’incontro.
Mohamed Naciri, giocatore dell’Asd Sara, è quindi stato squalificato per 2 anni e mezzo, ovvero fino al 6 settembre 2025. Secondo quanto scritto dal Giudice Sportivo nel comunicato, il calciatore “colpiva con un violento calcio l’arbitro, attingendolo alla gamba destra e procurandogli lesioni, poi refertate in ospedale. E mentre questi tentava di raggiungere lo spogliatoio, lo inseguiva, sgambettandolo più volte”. Inibiti anche 2 dirigenti.
Rissa a fine gara tra Virtus Messina ed Atletico Pagliara
Sul campo la partita tra Virtus Messina e Virtus Pagliara è finita 1-1 nella sedicesima giornata del girone B della Terza Categoria. Ma al triplice fischio è scoppiata una rissa furibonda. Squalificati per tre giornate 6 giocatori ed anche qui equilibrio perfetto: 3 per parte.
Il Giudice Sportivo scrive quanto segue: “a fine gara, partecipavano attivamente a una rissa, generatasi tra calciatori, di entrambe le società”.
Sanzionati Allone, Cucinotta e La Speme dell’Atletico Pagliara, Elhadj Coulibaly, Idriss Coulibaly e Sidibe della Virtus Messina. E Rosario Sandi, calciatore della Virtus Messina, sui “social”, ha mostrato i segni della rissa e il suo volto insanguinato.
La nota della Virtus Messina “Troppo razzismo”
“Purtroppo durante il campionato di calcio in corso di svolgimento ci siamo imbattuti in talune circostanze e con alcuni avversari in situazioni assai spiacevoli, infatti siamo stati oggetto non solo di cori ed insulti razzisti che provenivano dagli spalti, la cui gravità è già da sottolineare, ma abbiamo assistito anche all’interno del terreno di gioco a comportamenti dei nostri avversari che umiliano chi scrive in quanto bianco – scrive il club -. Facciamo riferimento a versi offensivi (con riferimenti alla scimmia) ad insulti riferiti al colore della pelle, fino ad arrivare a gesti violenti di vera aggressione fisica (schiaffi sul collo a palla lontana) come accaduto nelle ultime due gare. La nostra società intende sensibilizzare tutte le altre società e gli organi competenti, sulla necessità di intervenire in maniera netta sui fatti da noi riferiti. I fatti descritti purtroppo non sempre vengono rilevati dai direttori di gara, che solo raramente (anche perché da soli non possono riuscire ad avere il controllo totale degli avvenimenti) riescono ad intervenire, ed è a causa di queste dinamiche che a lungo andare assistiamo ad una escalation di comportamenti che nulla hanno a che fare con lo sport e con il nostro modo di interpretare i valori del vivere civile”.
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