“Chiunque abbia visto qualcosa dopo l’incidente, nelle campagne, si faccia avanti, chiami la polizia. Io amo mio figlio e lo voglio trovare…”.
E’ il drammatico e commosso appello video lanciato tra i singhiozzi da Daniele Mondello, padre di Gioele, il piccolo di 4 anni scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata morta nelle campagne di Caronia nei pressi dell’autostrada A 20 Messina-Palermo.
Il piccolo è la priorità di tutti: familiari, amici e anche della Procura. A cercarlo, a Caronia, nei prossimi giorni, annuncia il legale della famiglia Mondello, l’avvocato Pietro Venuti, dopo un incontro con il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ci sarà anche “il reparto dei carabinieri dei Cacciatori di Sicilia, che si occupa di solito della ricerca di latitanti” col compito di “perlustrare tutta la zona per cercare il bambino” oltre a “ulteriori unità cinofile che sono in arrivo”. Perché l’area delle ricerche si è ristretta, visto che il procuratore Cavallo ha confermato che “dal video di Sant’Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo: si vede la faccia e l’immagine è chiara: è vivo”.
Per questo la Procura ritiene “ragionevolmente” che il piccolo fosse con la mamma quando ha avuto l’incidente stradale sulla A20 e si è fermata poco più avanti dopo avere forato un pneumatico per poi sparire nei boschi. In quella zona dove nei giorni scorsi è stato trovato il corpo di Viviana e ieri pomeriggio il Pm Cavallo ha compiuto un ennesimo sopralluogo, questa volta con un suo nuovo consulente.
“E’ un geologo forense – spiega il magistrato – specializzato nella ricerca di corpi sottoterra, proviamo anche questa carta. Vediamo se riusciamo a delimitare qualche zona”. Intanto la famiglia Mondello si interroga sull’accaduto e oggi su Fb Claudio Mondello, uno dei due legali e cugino di Daniele, pone degli interrogativi:”Per quale ragione si è arrampicata su quel traliccio? Forse il bambino le è sfuggito e si è inoltrato nella boscaglia? Forse voleva esplorare la zona intorno da una posizione privilegiata? Perché è caduta?”.
L’unica certezza è “il profondo turbamento emotivo” di Viviana che ai familiari aveva detto di volersi recare alla ‘Piramide della Luce”, un’installazione artistica, ma anche spirituale e mistica, e la sua svolta religiosa che la portava a leggere spesso la Bibbia. E che era stata molto scossa dall’emergenza Covid-19, tanto da temere per la vita di tutti e in particolare del suo piccolo Gioele. Per il cugino l’approdo finale ha due sbocchi: l’omicidio-suicidio o un incidente. Ma alla prima tesi non crede la cognata, Mariella Mondello, sorella di Daniele, che anche oggi ripete e ribadisce: “Viviana amava moltissimo Gioele, non gli avrebbe mai fatto del male, mai…”. E chiede invece di “potenziare le ricerche”. Che continuano costanti, giunte all’11esimo giorno. Con l’aiuto anche di una sensitiva, Rosa Maria Laboragine, contattata da Mariella Mondello, che si dice “convinta che Giole verrà ritrovato a breve”. “Lui – aggiunge la donna – è lì, vicino alla madre e probabilmente adagiato su alcune foglie”. “Sono diversi giorni – aggiunge Laboragine – che sto male per la situazione di questo bambino. Se non dovesse essere ritrovato tra qualche giorno verrò io ad aiutarli. Sono sicura che il suo corpicino verrà ritrovato e portato alla famiglia”.